Essenzialmente, tutti quelli propri di tutte le enciclopedie:
essere animate da un'ambizione superiore a quella che si può condurre a successo (compendio universale dello scibile eccetera);
fornire un sapere per l'appunto enciclopedico, e quindi per certi versi “freddo” e relativamente disorganico (anche se per quest'ultimo aspetto la struttura a ipertesto aiuta molto, e ulteriori vantaggi si possono ricavare dai wikilibri).
Copertura ancora insufficiente (in termini qualitativi e quantitativi) di certe aree tematiche;
scarsa consapevolezza da parte del lettore e del contributore occasionale medio, tanto per quanto riguarda i pilastri quanto per ciò che concerne accorgimentipratici (ma siamo qui per questo);
Dare peso agli avvisi di servizio, alla pagina di discussione e in particolare al sistema interno di valutazione dei contenuti.
Le fonti, le fonti, le fonti: “non vogliamo che i lettori si fidino di noi, vogliamo che pensino e vogliamo metterli in condizione di svolgere la loro ricerca per conto proprio”.