Vaccinium | |
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Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Ericaceae |
Sottofamiglia | Vaccinioideae |
Tribù | Vaccinieae |
Genere | Vaccinium L., 1753 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Ericales |
Famiglia | Ericaceae |
Genere | Vaccinium |
Specie | |
Vaccinium L., 1753 è un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Ericacee[1], i cui frutti sono comunemente noti come mirtilli.
Le specie di questo genere sono in prevalenza piccoli arbusti; il gigante tra i mirtilli, Vaccinium arboreum del Nord America, è un piccolo albero, che può arrivare a 9 m; la gran parte delle specie (in particolare quelle presenti in Italia) sono di piccole dimensioni o addirittura striscianti.
Il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) fiorisce in maggio e fruttifica in luglio-agosto, ha foglie ovali e frutti bluastri. Il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea) ha foglie coriacee sempreverdi, con fiori bianchi o rosa, riuniti in grappoli terminali; produce bacche rosse commestibili ma amarognole.
I fiori hanno una forma tipica a orcio rovesciato, con petali saldati tra loro. Questa forma è comune a tutte le Ericacee.
I frutti hanno l'aspetto di bacche, ma in realtà sono false bacche, perché si originano - oltre che dall'ovario - da sepali, petali e stami.
Il genere ha una distribuzione cosmopolita[1]. La maggior parte delle specie vive nell'emisfero settentrionale e soprattutto in climi temperati e freddi, ma non mancano mirtilli propri di aree tropicali come le Hawaii, il Madagascar, Giava.
In Italia il genere Vaccinium cresce allo stato spontaneo sui monti del Centro e del Nord.
Il genere comprende 470 specie[1]
Maggiori produttori di mirtilli (2012)[2] (in tonnellate) | |
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Stati Uniti | 214 708 |
Canada | 120 929 |
Polonia | 11 251 |
Germania | 8 843 |
Francia | 8 231 |
Messico | 7 191 |
Paesi Bassi | 6 000 |
Spagna | 5 000 |
Svezia | 3 000 |
Nuova Zelanda | 2 526 |
Mondo | 399 309 |
Molte specie di mirtilli producono bacche commestibili, più o meno aspre secondo la specie e il grado di maturazione. Tra le altre, citiamo il mirtillo nero (il più usato) e il mirtillo rosso.
Il mirtillo, in generale, contiene discrete quantità di acidi organici (citrico, malico, etc.), zuccheri, pectine, tannini, mirtillina (glucoside colorante), antocianine, vitamine A e C e, in quantità minore, vitamina B. Si sottolinea l'influenza favorevole delle antocianine sui capillari della retina e su tutti gli altri capillari in generale.
Il succo di mirtillo è consumato sempre di più per via delle sue proprietà benefiche.
Il frutto del mirtillo contiene[3] alcune antocianine, tra cui: cianidina, delfinidina, pelargonidina, malvidina, peonidina, irsutidina e petunidina.
Alcune di queste sostanze sono considerate utili per la circolazione sanguigna, tant'è che numerosi farmaci indicati nelle situazioni di fragilità capillare o per problemi vascolari sono a base di mirtillina.
Sono inoltre indicati per gli occhi (miopia e retinopatia), contro l'affaticamento visivo notturno e contro il diabete.
Il frutto è indicato, inoltre, come antisettico urinario e, soprattutto se essiccato, ha proprietà astringenti e può essere utilizzato come antidiarroico.