Un verbo ausiliare (dal latino verbum auxiliare) è un verbo utilizzato in combinazione ad un altro per dare un particolare significato della forma verbale. Questo è evidente, in italiano, nella formazione di tempi composti come il passato prossimo o il trapassato prossimo:

Si tratta delle forme dei verbi fare ed andare; questi sono coniugati con l'ausilio dei verbi avere (ho fatto) ed essere (ero andato).

Generalità

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Tra verbi ausiliari e non ausiliari non esiste una netta demarcazione. Esistono infatti forme di transizione ed in quanto segue, si riportano alcuni esempi:

Essere o avere?

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Diverse lingue come lo spagnolo, l'inglese o il napoletano preferiscono utilizzare soltanto il verbo avere per la formazione dei tempi composti simili al passato prossimo.

Essenzialmente sono considerati come ausiliari in italiano i verbi essere ed avere. Il primo è usato anche per la costruzione del passivo (la torta è stata mangiata) e per la formazione dei tempi composti al riflessivo (mi sono alzato).

La scelta dell'ausiliare tra avere ed essere per la formazione della forma attiva dei tempi composti italiani è una questione ampiamente discussa nella grammatica dell'italiano. Se la grammatica tradizionale ha potuto spiegare in maniera convincente che un verbo transitivo è coniugato con avere, la questione della scelta dell'ausiliare per i verbi intransitivi è controversa, il che ha portato alcuni grammatici a stilare delle liste con la relativa indicazione dell'ausiliare da scegliere: io ho camminato, ma io sono partito (vedi sezione collegamenti esterni).

Lo stesso dilemma si pone nella grammatica del tedesco e del francese, che come l'italiano utilizzano essere o avere per la formazione del passato composto (mentre lo spagnolo e l'inglese, appunto, utilizzano un unico ausiliare). La scelta tra i due verbi segue criteri molto simili in italiano, francese e tedesco, laddove nel caso dei verbi di movimento si tende a preferire essere. In un confronto con il francese e il tedesco, l'italiano si distingue per un uso più generoso di quest'ultimo ausiliare; si riportano qui alcuni verbi tra i più frequenti: Il viaggio è durato cinque giorni; il volo è costato troppo; i soldi sono bastati; mi sei mancata; l'albergo mi è piaciuto.

Passivo e ausiliari in italiano

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Essere e avere non sono gli unici verbi usati come ausiliari della lingua italiana. È utilizzato anche il verbo venire al posto di essere nella forma passiva dei tempi semplici, per esempio viene chiamato al posto di è chiamato. Il verbo andare, combinato al passivo, indica una necessità: il direttore va chiamato equivale a il direttore deve essere chiamato.

Ausiliare coi verbi servili

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Qualche perplessità può nascere nella scelta dell'ausiliare coi verbi servili (ma più in generale in tutti i casi verbi che reggano direttamente un infinito) nella composizione dei tempi composti; in generale è consigliato usare l'ausiliare proprio del verbo retto (negli esempi sottolineato), ma sviscerando la casistica emerge un quadro normativo decisamente più complesso e allo stesso tempo più elastico di quanto non sembri:

Note

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  1. ^ modifica di verbo ausiliare(sezione)dia 27/05/11 quinta-feira
  2. ^ Ausiliare con i verbi servili

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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