Vetulonia
frazione
Vetulonia – Veduta
Vetulonia – Veduta
Panorama di Vetulonia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
ComuneCastiglione della Pescaia
Territorio
Coordinate42°51′34″N 10°58′16″E
Altitudine335 m s.l.m.
Abitanti254 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale58043
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantivetuloniesi[1]
Patronosan Guglielmo
Giorno festivo12 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vetulonia
Vetulonia

Vetulonia è una frazione del comune italiano di Castiglione della Pescaia, nella provincia di Grosseto, in Toscana.

Geografia fisica

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Il borgo sorge a 300 metri sul livello del mare sulle propaggini orientali del massiccio di Poggio Ballone, prospicienti all'altura dove è situato il paese di Buriano, dominando a ovest la piana di Grosseto. Vetulonia dista circa 20 km da Grosseto e dal capoluogo comunale.

Storia

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Le Mura dell'arce dette "ciclopiche"

Il territorio di Vetulonia, dall'etrusco Vatluna, è abitato sin dal IX secolo a.C., nel periodo villanoviano, come testimonia il ritrovamento di alcune necropoli, ma fu a partire dal VII secolo a.C., al tempo del massimo splendore della civiltà etrusca, che l'area divenne sede di sviluppo di una città più organizzata. Importante centro commerciale, finì col tempo a trovarsi a competere con la vicina Roselle, fondata su un'altura oltre la piana, poco più a oriente: le più facili comunicazioni col mare per mezzo del fiume Ombrone e la maggiore accessibilità degli scali sul lago Prile, congiunto con un canale navigabile con il mar Tirreno, fecero sì che il commercio andasse a vantaggio della sua rivale. Fino al V secolo a.C. Vetulonia conobbe un periodo di grande floridezza economica, a cui seguirono una temporanea crisi ed una ripresa durante il III secolo a.C., epoca in cui la città coniò una propria moneta, il cui simbolo, in cui appare un'ancora o dei delfini o un tridente, ricordava l'origine marittima della città. Della città di Vetulonia danno notizia Dionigi di Alicarnasso, Silio Italico, Plinio e Tolomeo.

Sconosciuta è tuttavia la storia della Vetulonia nel passaggio tra età antica ed età medievale e sconosciuto è il motivo per cui il borgo iniziò ad essere noto prima con il nome di Colonnata e poi con quello di Colonna di Buriano, o semplicemente Colonna. Possesso dei vescovi di Lucca, il borgo fu a lungo conteso tra i signori Lambardi di Buriano e l'abbazia di San Bartolomeo a Sestinga, che finì per acquisire Colonna intorno all'anno mille. Divenuta proprietà di Massa Marittima nel 1323, finì per essere conquistata da Siena nel 1332, entrando a far parte della Repubblica della città del palio. Il borgo seguì poi le sorti del territorio circostante, venendo inglobato nel granducato di Toscana nella metà del XVI secolo e divenendo frazione di Castiglione della Pescaia. L'evento che segnò il ritorno di Vetulonia nella storia fu la visita che il medico Isidoro Falchi effettuò a Colonna il 27 maggio 1880, dove tra le altre cose notò una parte delle antiche mura ciclopiche ancora oggi presenti all'interno del paese. Tra il 1883 e il 1900 il Falchi riportò alla luce necropoli e resti riferibili ad un ampio periodo di tempo tra il IX e I secolo a.C., che lo convinsero di avere finalmente individuato il sito della perduta città etrusca di Vetulonia. Il 22 luglio 1887, nonostante pareri contrastanti da parte di personalità dell'archeologia nazionale, un regio decreto riassegnò al borgo di Colonna il nome originario di Vetulonia.

Oggi Vetulonia è un piccolo paese raggiunto da numerosi turisti, soprattutto nei mesi estivi, per la presenza di numerosi siti archeologici di massima importanza.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa dei Santi Simone e Giuda

Architetture religiose

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Architetture militari

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Siti archeologici

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La Tomba del Diavolino
Il palio dei ciuchi del 2004

Società

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Evoluzione demografica

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Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Vetulonia. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile la cifra riferita al solo capoluogo di frazione. Dal 1991 sono contati da Istat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.

Anno Abitanti
Frazione Centro abitato
1745
130
-
1833
283
-
1845
319
-
1921
1 015
-
1931
1 019
-
1961
827
570
1981
546
382
1991
-
345
2001
-
271
2011
-
254

Tradizioni e folclore

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A Vetulonia si svolge ogni prima domenica di settembre il palio delle contrade, la tradizionale corsa dei ciuchi in cui concorrono le quattro contrade in cui è diviso il paese: Borgo, Colonna, San Guglielmo e Torre.

Ad agosto si svolge anche il torneo di Palla eh!, o Palla 21, antico sport tradizionale oggi scomparso, ma ancora praticato solamente nei borghi di Vetulonia, Tirli, Torniella e Piloni (GR), Ciciano e Scalvaia (SI).

Cultura

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Il museo di Vetulonia

Musei

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A Vetulonia è situato il museo civico archeologico Isidoro Falchi, interessante museo etrusco fondato nel 1969 e riallestito nel 2000 all'interno dell'imponente palazzo del centro servizi polivalente della frazione. Il museo è inserito nella rete provinciale Musei di Maremma.[3]

Eventi

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Economia

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L'agricoltura costituisce la base economica del paese di Vetulonia: nei dintorni si possono osservare le distese di uliveti e vigneti. Sino agli anni ottanta del XX secolo c'erano soprattutto allevamenti ovini, suini e galline, oggi praticamente scomparsi. C'era il fenomeno di immigrazione di manodopera, verso le campagne grossetane oppure le vicine miniere di pirite di Ravi e Gavorrano.

Sport

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Lo sport per eccellenza di Vetulonia è il gioco tradizionale di Palla eh!. Il giocatore più forte e famoso di tutti i tempi è Alessandro Tosi.

Vetulonia ha una propria società calcistica, la Polisportiva Etrusca Vetulonia 1963, rifondata nel 2002 dopo dodici anni di assenza. La squadra ha partecipato al campionato UISP 2003-2004 perdendo ai rigori nella finale dei playoff (aveva concluso il campionato al primo posto). Nel 2004-2005 ha partecipato ad uno sfortunato campionato di terza categoria. Attualmente gioca in Seconda Categoria.

Vista dalle mura di Vetulonia

Note

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  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 614.
  2. ^ Roberto Bosi, Il libro degli etruschi, Bompiani, Milano, 1983, p. 62.
  3. ^ Il museo civico archeologico Isidoro Falchi sul sito di Musei di Maremma.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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