La vite aerea di Leonardo. Manoscritto B, foglio 83 v., 1489, Manoscritti di Francia, Parigi, Institut de France.
La Vite Aerea col motore a molla esposta al Mondo di Leonardo di Milano

La vite aerea è un progetto ideato da Leonardo da Vinci e descritto nel foglio 83v del Manoscritto B, redatto durante il suo primo soggiorno milanese.

In questo studio di vite aerea, Leonardo arriva a ipotizzare e formulare in anticipo di secoli l'efficacia trattativa dell'elica, concependo una struttura molto simile, ispirandosi alle forme della natura e dando corpo alle sue osservazioni sulle caratteristiche dell'aria. Nelle intenzioni dell'inventore, avrebbe dovuto "avvitarsi" nell'aria sfruttandone la densità similmente a quanto fa una vite che penetra nel legno.

Non vi è prova che Leonardo abbia effettivamente costruito la macchina da lui immaginata che rimarrebbe, quindi, una delle tante intuizioni teoriche della multiforme attività del celebre inventore.[1] Per molti anni è stata erroneamente presentata al pubblico come un "elicottero", sostenendo che il motore per farla girare fossero degli uomini e che fosse destinata a sollevarsi nell'aria come un velivolo per il trasporto umano. Nel 2008, Mario Taddei studia e realizza la nuova interpretazione[2] presente nella mostra Leonardo dal 2013 in Piazza della Scala a Milano,[3] svelando il vero progetto di Leonardo. Alla base della struttura è infatti disegnata anche una molla, il vero motore della macchina, che peraltro è anche citata nella descrizione autografa dello stesso Leonardo sotto al disegno. Gli uomini, pertanto, facendo ruotare l'elica in un verso caricavano la molla fino a un punto di blocco. Dopodiché liberavano il blocco e la sola parte superiore della macchina, l'elica, si avvitava nell'aria, ruotando nella direzione opposta a quella di carica.[4]

Nel 1881, lo schizzo della vite aerea di Leonardo venne posto all'attenzione dell'Accademia delle Scienze di Parigi da Gilberto Govi.[5]

Descrizione

Modello storico (senza la molla) della vite aerea, esposta nella Galleria dedicata a Leonardo al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

La macchina era costituita da una base circolare fissa inscritta in una corona mobile, a sua volta collegata a un albero di trasmissione verticale. Sull'albero è montata una struttura elicoidale rastremata verso l'alto, collegata tramite tiranti alla corona rotante della base.[6]

La macchina era immaginata come una vite senza fine; nelle note che accompagnano il disegno, specifica le misure della base (8 braccia fiorentine, circa cinque metri[5]) e i materiali: legno, corda e tela di lino inamidata.[5] Doveva essere azionata dalla forza muscolare di quattro uomini che, per far ruotare l'albero, poggiavano i piedi sulla piattaforma centrale e, con le mani, facevano forza sulle rispettive barre.[7]

Di esso, Leonardo scrisse:

«Trovo, se questo strumento a vite sarà ben fatto, cioè fatto di tela lina, stopata i suoi pori con amido, e svoltata con prestezza, che detta vite si fa la femmina nell'aria e monterà in alto.»

Note

  1. ^ 1480: Leonardo Da Vinci's Helical Air Screw da Pilotfriend.com.
  2. ^ Il segreto dell'elicottero di Leonardo da Vinci - Voyager 2008 - Mario Taddei, su youtube.com.
  3. ^ Leonardo3 | Leonardo da Vinci | Museo | Milano, su leonardo3.net. URL consultato il 6 luglio 2018.
  4. ^ Leonardo3 | Leonardo da Vinci | Vite Aerea, su leonardo3.net. URL consultato il 6 luglio 2018.
  5. ^ a b c Pedretti (1999), p. 29.
  6. ^ Catalogo collezioni - Macchina volante vite aerea - museoscienza, su museoscienza.org. URL consultato il 13 maggio 2016.
  7. ^ Vite aerea - Leonardo da Vinci - museoscienza, su museoscienza.org. URL consultato il 13 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2013).

Bibliografia

Voci correlate

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