120 battiti al minuto | |
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Nahuel Pérez Biscayart in una scena del film | |
Titolo originale | 120 battements par minute |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 2017 |
Durata | 138 minuti |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | drammatico, storico |
Regia | Robin Campillo |
Sceneggiatura | Robin Campillo, Philippe Mangeot |
Produttore | Hugues Charbonneau, Marie-Ange Luciani |
Casa di produzione | Les Films de Pierre |
Distribuzione in italiano | CG Entertainment, Teodora Film |
Fotografia | Jeanne Lapoirie |
Montaggio | Robin Campillo |
Musiche | Arnaud Rebotini |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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120 battiti al minuto (120 battements par minute) è un film del 2017 scritto e diretto da Robin Campillo.
Il titolo fa riferimento ai 120 battiti al minuto della musica pop dei primi anni novanta,[1] periodo storico in cui gli attivisti di Act Up-Paris, collettivo parigino, vogliono richiamare l'attenzione sui malati di AIDS contrastando una società convinta che ad ammalarsi potessero essere solo omosessuali e drogati.[2]
Nei primi anni novanta, mentre l'AIDS miete vittime da quasi dieci anni, gli attivisti di Act Up-Paris moltiplicano le azioni contro l'indifferenza generale. Un gruppo di attivisti irrompe in una conferenza sull'AIDS, lancia sangue finto sui partecipanti e ammanetta il relatore. Il giorno dopo, durante la riunione del gruppo, il nuovo membro Nathan, uno dei pochi che ha evitato il contagio, viene colpito dalla vitalità di Sean, un ragazzo che sta impegnando le sue ultime energie per le battaglie dell'associazione. Tra i due si instaurerà una relazione sempre più appassionata, nonostante i caratteri e le esperienze differenti.[2]
Il regista Robin Campillo ha co-sceneggiato il film e ha dichiarato di essere stato un «militante dell'ACT UP negli anni novanta».[3] Inoltre, una scena del film in particolare è basata su una sua esperienza, avendo Campillo affermato di aver «vestito un fidanzato sul letto di morte».[3] Anche il co-sceneggiatore Philippe Mangeot era coinvolto nell'ACT UP.[4]
In merito alla scelta di dirigere questo film, Campillo ha affermato: «Ho voluto raccontare questa storia perché sentivo che non era stato ancora fatto e occorreva farlo in un modo che ottenesse la massima visibilità, andando al di là della nostalgia. [...] Nel film è implicita la tristezza della perdita di persone che ammiravamo, che amavamo e con cui abbiamo passato tanti bei momenti. Ma io penso anche di più a quelli di noi che sono sopravvissuti e a quelli che ancora oggi combattono con la malattia.»[5]
Le riprese del film hanno avuto inizio il 17 agosto 2016 a Parigi. Una piccola parte del film è stata girata nell'ex ospedale La Source a Orléans-la-Source, quartiere di Orléans, nel settembre 2016.[6][7] Il 14 settembre la rue Parrot, nel XII arrondissement di Parigi (non lontano dalla stazione di Parigi Lione), è stata chiusa al traffico per permettere le riprese di scene con centinaia di comparse nel ruolo del gruppo degli attivisti di Act Up-Paris.[8]
Il budget del film è stato di 5 milioni di dollari.[3]
Le musiche originali del film sono state composte da Arnaud Rebotini.[9] Altri brani musicali inclusi nel film sono Smalltown Boy dei Bronski Beat e What About This Love (Kenlou Mix) di Mr. Fingers.[9]
Il film è stato presentato in anteprima e in concorso alla 70ª edizione del Festival di Cannes il 20 maggio 2017.[10] In seguito è stato proiettato anche al Festival du film de Cabourg, al Festival cinematografico internazionale di Mosca, al New Zealand International Film Festival, al Toronto International Film Festival e al Festival internazionale del cinema di San Sebastián.[11][12][13][14][15]
È stato distribuito nelle sale francesi il 23 agosto 2017.[16] In Italia è uscito il 5 ottobre dello stesso anno, distribuito da Teodora Film.[17] La commissione di censura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha imposto l'uscita del film nelle sale italiane con un divieto ai minori di 14 anni, suscitando critiche amareggiate da parte della casa di distribuzione e del regista Campillo.[18][19][20]