Acrotato | |
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Re di Sparta | |
In carica | Dal 265 a.C. al 263-262 a.C. |
Predecessore | Areo I |
Successore | Areo II |
Morte | Mantinea, 263-262 a.C. |
Casa reale | Agiadi |
Acrotato (in greco antico: Ἀκρότατος?, Akròtatos, in latino Acrotătus; ... – Mantinea, 263-262 a.C.) è stato re di Sparta dal 265 a.C. al 263 o 262 a.C.
Acrotato era nipote di Acrotato e figlio di Areo I. Secondo i Lacaenarum Apophthegmata (Detti delle donne spartane), era nipote di Girtiade, anche se non è noto se quest'ultima fosse la nonna paterna o materna.[1]
La relazione illegittima che Acrotato ebbe con Chilonide, la giovane moglie di Cleonimo, contribuì alla decisione di quest'ultimo di sollecitare una spedizione di Pirro, re dell'Epiro contro Sparta.[2] Mentre il padre era a Creta,[3] Acrotato guidò la resistenza spartana del 273 a.C. contro Pirro.[4] Nel 265 a.C. circa succedette al padre sul trono, ma poco dopo, nel 263 o 262 a.C., morì nel tentativo di riconquistare Mantinea contro Aristodemo, tiranno di Megalopoli.