Angelo Arcari | ||
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Nazionalità | Italia | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1924-1928 | Codogno | ? (?) |
1928-1929 | Piacenza | 9 (0) |
1929-1932 | Codogno | 65 (0) |
1932-1939 | Livorno | 102 (1) |
1939-1940 | Codogno | 30 (4) |
1940-1941 | Pavese Luigi Belli | 27 (0) |
1942-1947 | Codogno | 29+ (2+) |
Carriera da allenatore | ||
1939-1940 | Codogno | |
1941-1942 | Piacenza | |
1952-1953 | Pro Piacenza | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Angelo Arcari (Casalpusterlengo, 3 dicembre 1907[1][2] – Gallarate, 20 dicembre 1985[2]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo mediano. Fratello di Carlo, Pietro e Bruno, è anche conosciuto come Arcari II[3].
Cresce nel Codogno, militante in Seconda e Prima Divisione e, dopo una parentesi al Piacenza[2] (condizionata da problemi fisici[4]), nel 1932 approda al Livorno in Serie B. Con la maglia labronica disputa sette campionati consecutivi tra Serie B e Serie A, categoria nella quale esordisce il 29 ottobre 1933 contro l'Ambrosiana-Inter. In Serie A disputa 60 partite, realizzando un unico gol, il 14 aprile 1935 nell'1-1 interno contro la Roma.
Nelle ultime tre stagioni a Livorno viene impiegato sempre più raramente e nel 1939, messo in lista di trasferimento dai labronici[5], fa ritorno al Codogno come allenatore-giocatore[6]. Dopo il campionato 1940-1941, disputato nelle file del Pavese Luigi Belli[7], torna nel Codogno dal 1942 al 1947 e chiude la carriera nel Casalpusterlengo in Prima Divisione 1949-1950[8].
Nel 1941 viene ingaggiato come allenatore del Piacenza[9]. Con la formazione emiliana conquista la salvezza nel campionato di Serie C 1941-1942[10]. Dopo la guerra allena anche il Pro Piacenza[11].