Antonino Tripodi | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 12 giugno 1958 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | III, IV, V, VI, VII e VIII |
Gruppo parlamentare | MSI-DN |
Circoscrizione | Catanzaro-Reggio Calabria |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Presidente del Movimento Sociale Italiano | |
Durata mandato | 1982 – 1988 |
Predecessore | Pino Romualdi |
Successore | Giorgio Almirante |
Direttore del Secolo d'Italia | |
Durata mandato | 1º luglio 1969 – 10 maggio 1982 |
Predecessore | Arturo Michelini |
Successore | Alberto Giovannini |
Dati generali | |
Partito politico | MSI (1946-1988) |
Titolo di studio | dottore in giurisprudenza |
Professione | avvocato |
Antonino Tripodi (pronuncia: Tripòdi), detto Nino (Reggio Calabria, 11 gennaio 1911 – Reggio Calabria, 19 agosto 1988) è stato un politico e giornalista italiano, dirigente del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, deputato dalla III all'VIII legislatura e membro del Parlamento europeo.
Aderì al fascismo da giovane lavorando nei Gruppi Universitari Fascisti, fu allievo di Emilio Bodrero e partecipò a diverse edizioni dei Littoriali, vincendo quelli della cultura del 1938 che si svolsero a Palermo. Fu volontario nella seconda guerra mondiale. Laureato in Giurisprudenza, giornalista, nel dopoguerra fu uno dei fondatori del MSI e nel 1958 fondò l'Istituto nazionale di studi politici ed economici.
Fu eletto deputato alla Camera dalla III all'VIII legislatura per il Movimento Sociale Italiano (1958-1983).[1] Fu per anni direttore del quotidiano Secolo d'Italia. Nel 1982 diviene presidente del partito.
Fu eletto europarlamentare alle elezioni europee del 1984 per le liste del MSI-DN. Fu membro della Commissione per la gioventù, la cultura, l'educazione, l'informazione e lo sport e della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese. Diresse per quindici anni il Secolo d'Italia.[2]
Tripodi ha pubblicato volumi di storia, di critica letteraria e una raccolta di fiabe e novelle.[2] Nel corso della sua carriera di scrittore si è occupato del Crepuscolarismo, movimento letterario italiano del primo Novecento, curando una ricca e accurata antologia[3] e tenendo il 25 febbraio 1965 la conferenza dal titolo "Con Gozzano e altri poeti nel salotto di Nonna Speranza".[4] Nell'ambito delle scienze politiche ha individuato nello storicismo cristiano di Giambattista Vico alcuni punti di tangenza con la dottrina politica di Mussolini.[5] Il suo nome resta soprattutto legato al saggio Intellettuali sotto due bandiere, in cui smascherava diversi uomini politici che aderirono al fascismo per poi rinnegarlo passando sotto altre bandiere.[6]