Arrivederci ragazzi | |
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Jean e Julien in una scena del film | |
Titolo originale | Au revoir les enfants |
Lingua originale | francese, tedesco |
Paese di produzione | Francia, Germania Ovest, Italia |
Anno | 1987 |
Durata | 105 min |
Genere | drammatico |
Regia | Louis Malle |
Soggetto | Louis Malle |
Sceneggiatura | Louis Malle |
Distribuzione in italiano | Istituto Luce |
Fotografia | Renato Berta |
Montaggio | Emmanuelle Castro |
Scenografia | Willy Holt |
Interpreti e personaggi | |
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Arrivederci ragazzi (Au revoir les enfants) è un film del 1987 diretto da Louis Malle.
La pellicola è stata premiata con il Leone d'oro alla 44ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Il film è ambientato in Francia nel Collegio dei Carmelitani Scalzi di Fontainebleau nel gennaio del 1944. Un ragazzo di nome Julien Quentin viene mandato, con il fratello maggiore François, in un collegio di religiosi, durante la Seconda guerra mondiale. Arrivato in quel collegio, trova buona parte dei suoi compagni insopportabili ed egoisti e avverte fortemente la nostalgia della madre.
La sua vita cambia radicalmente quando un coetaneo, Jean Bonnet, viene inserito nella classe. Julien inizialmente percepisce il ragazzo come un rivale, visto che ottiene buoni risultati a scuola e sa suonare bene il pianoforte. Ma con il tempo nota che è un ragazzo riservato e misterioso: non riceve mai posta, parla poco, non si mescola mai con i compagni. Frugando nel suo armadietto, Julien scopre il suo segreto: Jean Bonnet è in realtà Jean Kippelstein, un ragazzo ebreo che ha trovato rifugio sotto falso nome nel collegio, per sfuggire alle persecuzioni razziali. L'ostilità di Julien si trasforma così in curiosità, poi in amicizia.
Mentre scorrono i giorni del 1944, la vita nel collegio procede in tutta tranquillità, finché Joseph, un ragazzo povero e zoppo che lavora come inserviente dai preti, viene licenziato. Infatti è stato scoperto a compiere furti di oggetti presenti nel collegio (in particolare cibo) per poi barattarli con oggetti personali degli scolari. Il ragazzo, senza un posto dove vivere e consumato dalla rabbia, si fa spia presso l'esercito tedesco, rivelando la presenza di ebrei nel collegio.
Malgrado i mille sotterfugi inventati dai preti, e i disperati tentativi di salvarli, Jean e altri due ebrei, insieme al direttore del collegio, vengono portati via per intraprendere un viaggio che si concluderà solo con la morte. Julien lo guarda allontanarsi e, nonostante il sacerdote li saluti dicendo «Arrivederci ragazzi, a presto!», capisce che non lo rivedrà mai più.
Alla conclusione del film, il narratore – lo stesso protagonista adulto – informa che sia i suoi compagni ebrei che il sacerdote moriranno successivamente in un campo di sterminio nazista: i ragazzi ad Auschwitz, mentre il prete a Gusen I (Mauthausen).
Dopo diversi anni di riflessione su questo progetto cinematografico, il regista ha scritto la prima bozza per una sceneggiatura in 14 giorni. Il film è basato su una storia vera accaduta durante la sua infanzia nel 1944, quando, all'età di undici, entrò nel convitto Petit-Collège ad Avon vicino Fontainebleau.
Tuttavia, Malle ha ribadito più volte che il film non ricalca fedelmente ciò che accadde. È una storia fatta di ricordi a cui si aggiungono elementi e aneddoti recuperati altrove o puramente immaginari. Il progetto era originariamente intitolato My little madeleine (riferimento alla Madeleine de Proust), re intitolato in seguito in Le nouveau e infine Au revoir les enfants.
Le riprese si sono svolte dal 26 gennaio al 27 marzo 1987 nel comune di Provins, nella regione Île-de-France.[1]
Il film venne mostrato per la prima volta alla Mostra del cinema di Venezia il 31 agosto 1987. Venne distribuito nelle sale cinematografiche francesi a partire dal 7 ottobre 1987, mentre nelle sale italiane a partire dal 17 dicembre dello stesso anno.
Controllo di autorità | GND (DE) 4297853-1 · BNF (FR) cb121423509 (data) · J9U (EN, HE) 987007289821205171 |
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