Avanguardia giovanile fascista
StatoBandiera dell'Italia Italia
SedeRoma
Fondazione7–10 novembre 1921
Dissoluzione3 aprile 1926
PartitoPNF (1921-1926)
IdeologiaFascismo
TestataIl Popolo d'Italia
ColoriNero

L'Avanguardia giovanile fascista (AGF) fu la prima organizzazione che raccoglieva i giovani del Partito Nazionale Fascista.

Storia

Giovani avanguardisti nel 1925

Già nel gennaio 1920 nel fascio milanese era nata una "Avanguardia studentesca". Con il congresso fondativo nel PNF del novembre 1921 viene deliberata l'istituzione dell'"Avanguardia giovanile fascista" e fu il segretario Michele Bianchi a organizzare, all'interno del neonato PNF, il movimento giovanile del partito[1].

Nel giugno 1922 vennero istituiti per iniziativa soprattutto del vicesegretario generale Asvero Gravelli, i "gruppi Balilla", per accogliere alle dirette dipendenze delle Avanguardie i ragazzi fra i dieci e i quattordici anni.[2] Primo segretario fu Asvero Gravelli, cui subentrò nel 1923 il vicesegretario del Pnf Giuseppe Bastianini. Bastianini dal febbraio 1923 volle creare anche una formazione premilitare, affidata alla Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Alla fine del 1923 tornò Gravelli alla guida dell'organizzazione. Nel 1924 fu stabilito che i segretari federali del Pnf dovevano nominare al loro interno un membro, chiamato fiduciario, incaricato di curare l'organizzazione giovanile nella propria provincia.

Nel dicembre 1925 Mussolini diede all'ex ardito Renato Ricci la guida del movimento giovanile del PNF, con il compito di "riorganizzare la gioventù dal punto di vista morale e fisico". Da organizzazione classica giovanile a scelta elitaria, sarebbe divenuta un movimento di massa di tutti i giovani italiani. Con la legge n. 2247 del 3 aprile 1926 si sancì così la nascita dell'Opera nazionale balilla, che divenne ente di Stato, e non più sotto il controllo diretto del partito, con alla guida lo stesso Ricci.

Segretari

Note

  1. ^ Avanguardia giovanile fascista
  2. ^ Paolo Nello, L'avanguardismo giovanile alle origini del fascismo, Laterza, Bari, 1978,

Voci correlate