Bugie bianche | |
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Titolo originale | Bugie bianche |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1979 |
Durata | 92 min |
Genere | commedia, drammatico |
Regia | Stefano Rolla |
Sceneggiatura | Silvia Napolitano, Leros Pittoni, Stefano Rolla |
Produttore | Alvaro Mossi, Asao Kumada |
Fotografia | Mario Vulpiani |
Montaggio | Franco Fraticelli |
Musiche | Ennio Morricone |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Bugie bianche è un film italiano del 1979 diretto da Stefano Rolla, con Max von Sydow e Virna Lisi. La pellicola è stata distribuita anche con il titolo Professione figlio.[1]
A Venezia, Renato è un flautista di diciassette anni, alla ricerca di una coppia sposata disposta ad adottarlo. Individuate le persone adatte, si inserisce abilmente nelle loro case riuscendo a farsi benvolere, per poi scomparire, simulando un incidente mortale, una volta che si è stancato della famiglia. Ripetendo il gioco più volte, conosce un'ultima coppia formata da un antiquario e da una violinista, ai quali il ragazzo ha fatto credere di essere nato da una vecchia relazione dell'uomo. Sopraggiungono però a Venezia tutti i precedenti "genitori" abbandonati, decisi a smascherarlo. Renato è quindi costretto a scomparire nuovamente.
Il film è stato presentato con il titolo "Bugie bianche" in anteprima mondiale a Sorrento il giorno 11 ottobre 1979 nella rassegna "Incontro con il cinema italiano".[2][3] A partire dal 1981 è stato distribuito nelle sale cinematografiche con il titolo "Professione figlio".[4][5]