Cameron Meyer | ||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||
Altezza | 181[1] cm | |||||||||||||||||
Peso | 70[1] kg | |||||||||||||||||
Ciclismo ![]() | ||||||||||||||||||
Specialità | Pista, strada | |||||||||||||||||
Termine carriera | 2022 | |||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||
2007-2008 | AIS | |||||||||||||||||
2009-2011 | Garmin | |||||||||||||||||
2012 | GreenEDGE | |||||||||||||||||
2012-2015 | Orica | |||||||||||||||||
2016 | Dimension Data | |||||||||||||||||
2017 | Mitchelton-Scott | |||||||||||||||||
2018-2020 | Mitchelton | |||||||||||||||||
2021-2022 | BikeExchange | |||||||||||||||||
Nazionale | ||||||||||||||||||
2007-2020 | ![]() | pista | ||||||||||||||||
2012-2013 | ![]() | strada | ||||||||||||||||
Palmarès | ||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 31 dicembre 2022 |
Cameron Meyer (Viveash, 11 gennaio 1988[1][2][3]) è un ex pistard ed ex ciclista su strada australiano, vincitore di nove titoli mondiali su pista (cinque nella corsa a punti, due nell'inseguimento a squadre e due nell'americana) e professionista su strada dal 2009 al 2022.
È fratello di Travis Meyer, anch'egli pistard professionista.
Meyer cominciò con l'attività ciclistica agonistica all'età di tredici anni, nel 2001. Già l'anno dopo fu campione nazionale a cronometro su strada Under-15, mentre nel 2003 si impose a cronometro tra gli Under-17.[4] Nel 2004 fu quindi campione nazionale nella cronocoppie su strada (col fratello Travis) e nell'inseguimento a squadre Under-17, nel 2005 vinse invece le gare australiane di cronometro su strada e americana (in coppia con Travis) per Under-19 e ottenne la prima convocazione in Nazionale sia per i campionati mondiali su strada che su pista juniores.[4] Fu però ai mondiali su pista juniores del 2006 a Gand che raggiunse la grande ribalta, aggiudicandosi ben tre medaglie d'oro, nell'inseguimento individuale e, con il fratello Travis, nell'americana e nell'inseguimento a squadre; la medesima annata lo vide protagonista anche in Australia, con la vittoria di altri sei titoli nazionali Under-19, quattro su pista e due su strada.[4]
Nella stagione seguente ottenne il primo successo in un evento di Coppa del mondo su pista, la corsa a punti nella tappa di Los Angeles valida per l'edizione 2006-2007, nonché i primi trionfi su strada tra gli élite, al Tour of Tasmania e al Gippsland Tour.[4] Nel 2008, infine, vinse una seconda gara di Coppa del mondo su pista e si classificò quarto nella corsa a punti sia ai Campionati del mondo di Manchester che ai Giochi olimpici di Pechino; su strada fece suo il Tour of Japan, gara a tappe giapponese inserita nell'UCI Asia Tour, piazzandosi poi terzo nella prova a cronometro Under-23 dei mondiali di Varese.[4]
Passa professionista nel 2009 tra le file della Garmin-Slipstream, squadra statunitense con licenza UCI ProTour diretta da Jonathan Vaughters, aprendo la stagione con il secondo posto ai campionati australiani a cronometro.[1] È poi particolarmente in evidenza ai mondiali su pista di Pruszków, durante i quali raggiunge per tre volte il podio iridato: dopo aver vinto la corsa a punti, si classifica infatti secondo nell'inseguimento a squadre e, in coppia con Leigh Howard, nella prova dell'americana.[4] Su strada partecipa al Giro d'Italia, ritirandosi, e al Giro di Svizzera, ove è sesto nell'ultima tappa e 68º nella generale;[5] il finale di stagione lo vede di nuovo attivo su pista e capace di imporsi in tre gare di Coppa del mondo 2009-2010, inseguimento a squadre e corsa a punti nell'evento di Melbourne e inseguimento a squadre in quello tenutosi a Pechino.
Nel 2010 si aggiudica, dopo il secondo posto dell'anno prima, il campionato australiano a cronometro;[6] ai mondiali su pista di Ballerup realizza la tripletta, tre medaglie d'oro in tre gare: sono le vittorie nella corsa a punti, nell'inseguimento a squadre e, ancora con Leigh Howard, nell'americana[4] a permettergli di portare a quattro il proprio bottino di ori iridati tra gli élite. Tra maggio e giugno corre per la seconda volta sia il Giro d'Italia – conclude 137º – che il Giro di Svizzera, mentre ai XIX Giochi del Commonwealth, tenutisi in ottobre a Delhi, si aggiudica tre medaglie d'oro, nella corsa a punti, nell'inseguimento a squadre e nello scratch;[4] vince infine due gare, americana e inseguimento a squadre, nell'evento di Melbourne valido per la Coppa del mondo 2010-2011.[4]