Capsula di Hoodia gordonii

In botanica, la capsula è un tipo di frutto secco deiscente, composto da almeno due carpelli e contenente in genere più semi[1].

Origine

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La capsula (Latino: capsula, piccolo contenitore) deriva da un ovario pluricarpellare. È una struttura composta da uno o più carpelli.

Capsula poricida di papavero

Tipologie

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A seconda della modalità dell'apertura (deiscenza) può essere:

Capsule specializzate

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Deiscenza della capsula follicolare della Asclepias syriaca.

Alcuni frutti secchi deiscenti formano strutture specializzate simili a capsule. Il follicolo deriva da un singolo carpello che si separa lungo una sutura, come nella Magnolia. Nel legume invece si separa lungo due suture, caratteristica determinante delle Fabaceae.

Alcune varianti di legumi che hanno mantenuto suture rudimentali includono:

Uno schizocarpo deriva da un ovario composto da due o più loculi che si separano poi radialmente come uno dei tipi descritti sotto, come ad esempio nella Asclepias syriaca, della famiglia delle Asclepiadoideae (vedi immagine relativa).

Un mericarpo è una porzione del frutto che separa l'ovario in modo da formare un loculo distinto dove ospitare il seme (normalmente di tipo noce) come nelle Apiaceae, dove i mericarpi sono congiunti da un carpoforo. Quindi lo schizocarpo di mericarpi è una struttura dove i carpelli di un singolo ovario sono separati a formare i mericarpi. Uno schizocarpo di nocciolina deriva da un carpello che inizialmente diventa lobato e successivamente i lobi diventano distinte noccioline. Esempi includono le Boraginaceae e la maggior parte delle Lamiaceae, dove gli stigmi sono attaccati fra i lobi dell'ovario.[2][3]

Note

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  1. ^ Capsula, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  2. ^ (EN) Michael G. Simpson, Plant Systematics, Elsevier, 9 agosto 2011, ISBN 978-0-08-051404-8. URL consultato il 25 giugno 2021.
  3. ^ Rolf M. T. Dahlgren e Peter F. Yeo, The Families of the Monocotyledons : Structure, Evolution, and Taxonomy, Springer Berlin Heidelberg, 1985, ISBN 978-3-642-61663-1, OCLC 851703009. URL consultato il 25 giugno 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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