Il cardiopalmo (anche cardiopalma o palpitazione del cuore, dal greco antico καρδία/cuore e παλμός/palpitazione[1]) è la percezione accentuata del proprio battito cardiaco, percezione che normalmente non avviene[2][3][4].

Due possono essere i fattori implicati nel fenomeno:

Il cardiopalmo può essere manifestazione di un disturbo del ritmo cardiaco, come nel caso della fibrillazione atriale (ne soffre lo 0,4% della popolazione adulta, fino ad arrivare a circa il 10% della popolazione ultrasettantenne), oppure una tachicardia sopraventricolare che generalmente può essere curata con medicinali. Lo strumento diagnostico per indagare le cause di frequenti palpitazioni parossistiche è genericamente un semplice elettrocardiogramma (ECG), effettuato a riposo o sotto sforzo. Eventualmente anche un ECG dinamico secondo Holter può essere di maggior sensibilità[4].

Note

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  1. ^ Aquilino Bonavilla, Dizionario etimologico di tutti i vocaboli usati nelle scienze, arti e mestieri che traggono origine dal greco, 1820, Milano, Tip. Giacomo Pirola, p.54.
  2. ^ Julia H. Indik, When Palpitations Worsen, in The American Journal of Medicine, vol. 123, n. 6, 2010, pp. 517–9, DOI:10.1016/j.amjmed.2010.01.012, PMID 20569756.
  3. ^ N Jamshed, J Dubin e Z Eldadah, Emergency management of palpitations in the elderly: epidemiology, diagnostic approaches, and therapeutic options., in Clinics in geriatric medicine, vol. 29, n. 1, February 2013, pp. 205–30, DOI:10.1016/j.cger.2012.10.003, PMID 23177608.
  4. ^ a b Claudio Pedrinazzi, Ornella Durin, Daniele Bonara, Lorenza Inama, Giuseppe Inama, Il cardiopalmo: epidemiologia, classificazione e prognosi (PDF).

Bibliografia

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