Giovanissimo lascia gli studi e incomincia a girare l'Europa dipingendo e vendendo i suoi quadri. Nel 1950 si ferma in Inghilterra dove, dopo un anno di permanenza, fonda un giornale l'"Anglo italiano News". Tornato in Italia nel 1954, lo prese con sé Camillo Parravicini, all'epoca scenografo del teatro dell'Opera di Roma. Esordì in televisione come scenografo nel 1956, con una commedia (Il sogno dello zio di Anton Giulio Majano) ed ha in seguito curato la scenografia di commedie, romanzi sceneggiati e di show musicali, tra cui varie edizioni di Canzonissima, Studio Uno, Teatro Dieci, 'edizione del 1974 di Milleluci, l'edizione 1978-79 di Domenica in.
Ha lavorato anche in teatro ed ha realizzato spettacoli a Las Vegas (Dunes). Inoltre ha curato l'illuminazione del percorso aperto al pubblico all'interno delle Grotte di Frasassi. Ha avuto anche un'esperienza di attore in Biblioteca di Studio Uno, il programma di Antonello Falqui con il Quartetto Cetra, nella puntata dedicata all'Odissea. Dopo aver lasciato la Rai, ha collaborato in televisione anche con Mediaset e con il gruppo FIAT (spettacoli per il lancio delle nuove autovetture) ed ha organizzato spettacoli televisivi nelle principali piazze d'Italia e d'Europa.
Morì d'infarto nella sua abitazione a Roma il 18 settembre 1996. Senigallia gli ha dedicato, con una collaborazione tra l'Amministrazione Comunale, la Sede Regionale Rai delle Marche e la famiglia, una mostra "Scene Cesarini da Senigallia" dal 26 maggio al 23 settembre 2012 alla Rocca Roveresca.