La causia di colore rosso e con un diadema di stoffa bianca con capi frangiati cadenti dietro il dorso fu tra le regalie dei re macedoni[5], poi venne utilizzata anche da principi e dignitari e in seguito ad Alessandro Magno fu adottata come insegna di potere da tutti i re successori.
Nelle raffigurazioni dei re in costume militare la causia è fornita di paraguancie e sottogola con il diadema legato ad essa e non stretto alle tempie sotto essa[1].
Attualmente in Afghanistan e Pakistan, territori che furono sotto il dominio macedone, è in uso il pakol, cappello la cui somiglianza alla causia fa pensare che esso sia una sopravvivenza di quest'ultima[6].
^(EN) Plauto, Miles gloriosus, a cura di Mason Hammond, Arthur M. Mack, Walter Moscalew, rivisto e corretto da Mason Hammond, Harvard University Press, 1997 [1963], p. 184, ISBN0-674-57437-0. URL consultato il 18/03/2013.
(EN) Bonnie M. Kingsley, The Kausia Diadematophoros, in American Journal of Archaeology, vol. 88, n. 1, Archaeological Institute of America, JSTOR, gennaio 1984, pp. 66-68. URL consultato il 18/03/2013.