Chiesa Madre dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo
Interno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàNaso
Coordinate38°07′20.14″N 14°47′23.1″E
Religionecattolica
TitolareFilippo (apostolo) e Giacomo il Maggiore
DiocesiPatti
Stile architettonicobarocco, rinascimentale

La Chiesa dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo è il principale luogo di culto cattolico della Città di Naso, ubicato in Piazza Roma.

Storia

Edificata in epoca medievale, la Chiesa dei Santissimi Apostoli Filippo e Giacomo è il risultato degli ampliamenti e delle trasformazioni attuate dal Seicento fino alla prima metà del Novecento. Il sisma del 1613 causò forti danni alla facciata, riparata tra il 1666 e il 1678, e il crollo del campanile che venne successivamente ricostruito nel '700. Ulteriori danni si verificarono nell'altro terremoto del Marzo 1678. All'inizio del '900 l'esterno della Chiesa Madre si presentava in condizioni di grave degrado, l'ultimo restauro del 1933 ispirato ad uno stile neorinascimentale ha completamente modificato la facciata, il campanile e la pavimentazione.

Interno

L'interno è suddiviso in tre navate divise da un monumentale colonnato in pietra locale di ordine dorico che presenta decori floreali sotto le arcate, la finta cupola centrale del transetto presenta anch'essa degli affreschi riemersi in seguito all'ultimo restauro. Di particolare interesse artistico è il fonte battesimale del '600.

Fonte battesimale

Navata destra

Navata sinistra

Transetto

Presbiterio

Il settecentesco altare maggiore in marmi policromi presenta un artistico tabernacolo di scuola Gaginiana del XVI secolo sormontato da una cantoria in legno finemente decorata ed ornata con statuette e colonnine tortili.

San Pietro dei Latini

Edificata intorno al XIV secolo dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, al suo interno si radunava una comunità di fedeli di rito latino, contrapposta a guella che seguiva il rito greco e faceva capo alla Chiesa Madre. Nel 1649 venne incaricato Bartolomeo Travaglia di realizzare una cappella dedicata alla Vergine del Rosario. Purtroppo, sia nel XVIII che nel XIX secolo Naso venne duramente colpita da violenti terremoti. Alla fine dell'800 la chiesa era ridotta ad un rudere e così si decise di recuperare i preziosi marmi in attesa della ricostruzione, che però non avvenne mai. Dopo qualche decennio, nel 1932 si decise di demolire definitivamente le rovine e il campanile. Si procedette così alla ricomposizione dei marmi seicenteschi nella Chiesa Madre dove sono ancora oggi conservati.

Cappella del Rosario

Di straordinario fascino è la "Cappella del Rosario", collocata intorno al 1930 al posto della cappella della Madonna del Carmelo. Si tratta di uno straordinario capolavoro marmoreo dello sculture palermitano Bartolomeo Travaglia (1649) che incrocia la teologia con i miti dell'antica Grecia. Definita anche "dei marmi" per la ricca e minuta profusione di materiali lapidei policromi, le pareti ospitano simboli e allegorie che in un suggestivo ed esoterico percorso conducono al dipinto della "Madonna del Rosario". Fra le sei nicchie che ospitano altrettante statue di santi e sante domenicane, Margherita d'Ungheria, Domenico di Guzman, Rosa da Lima, da un lato, Caterina da Siena, Vincenzo Ferrer e Maddalena Panettieri dall'altro, si svolge una ricchissima tessitura di decorazioni marmoree con raffigurazioni di forme vegetali, animali e simboliche. Tra gli animali figurano il corvo del diluvio, il pellicano simbolo dell'amore che si sacrifica, il leone, la fenice e il pavone simbolo dell'immortalità.

Note


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