Classe Anaga | |
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Il P-22 Tagomago | |
Descrizione generale | |
Tipo | Pattugliatore |
Numero unità | 10 |
Proprietà | Armada Española |
Identificazione | da P-21 a P-30 |
Cantiere | Empresa Nacional Bazán, Cadice |
Impostazione | aprile 1979 |
Varo | 1980 |
Completamento | 1980 |
Entrata in servizio | 1981 |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | 319 tsl |
Lunghezza | 40 m |
Larghezza | 6,6 m |
Pescaggio | 2,6 m |
Propulsione | un motore diesel MTU 16V956 SB90 da 4.500 hp |
Velocità | 15 nodi (27,78 km/h) |
Autonomia | 4.000 mn a 13 nodi |
Equipaggio | 27 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo |
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Armamento | |
Armamento |
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dati tratti da Navypedia[1] | |
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Le navi della classe Anaga sono una serie di pattugliatori in servizio presso la marina militare spagnola. Queste unità svolgono funzioni di sorveglianza costiera e della pesca, e di soccorso in mare. Ogni nave prende il nome da un isolotto spagnolo.
All'inizio degli anni ottanta del XX secolo, al fine di alleviare i pattugliatori classe Lazaga dai compiti di protezione della pesca, la marina militare spagnola ordinò la costruzione di una serie di 10 unità da 319 tonnellate a pieno carico presso il cantiere navale Empresa Nacional Bazán di San Fernando, Cadice.[1] All'atto dell'entrata in servizio le motovedette vennero assegnate alla FUVIMAR (Fuerza de Vigilancìa Marìtima)[2] conn le sigle da PVZ-21 a PVZ 29, e PVZ 210.
Le unità della classe Anaga hanno uno scafo costruito in acciaio navale (Martin Siemens), completamente saldato, mentre la sovrastruttura è realizzata in alluminio.[3] L'apparato propulsivo si basa su un motore diesel MTU 16V956 SB90 erogante la potenza di 4500 hp a 1000 giri/minuto.[3] La velocità massima raggiungibile e di 15 kn.[3]
L'autonomia in mare è di dodici giorni alla velocità di 10 nodi, a causa delle limitazioni nello stoccaggio di viveri e carburante.[3]
L'armamento principale si basa su un cannone Mk.22 da 76/50[N 1] provenienti da unità ex statunitensi radiate dal servizio attivo, a prora, e un cannone Oerlikon da 20/70 a poppa.[3] La mancanza di una adeguata direzione del tiro rende difficile il buon utilizzo del cannone principale. L'equipaggio è composto da 27 persone: 4 ufficiali, 4 sottufficiali e 19 marinai.[3] Le navi sono attrezzate per consentire loro di eseguire il trasferimenti di carichi leggeri, il rimorchio di altre navi, e il rifornimento verticale con gli elicotteri.[3]
Il 21 settembre 1985 il pattugliatore P-22 Tagomago fu attaccato dalle forze del Fronte Polisario dopo essersi avvicinato a un chilometro e mezzo dalla costa al fine di aiutare l'equipaggio del peschereccio Junquito sequestrato dai saharawi.[4] Durante l'operazione, uno dei marinai rapiti, José Manuel Castro, perse la vita, mentre due membri dell'equipaggio della motovedetta rimasero feriti quando l'unità fu centrata da 5 colpi da 20 mm e da razzo.[4] Il 20 dicembre 2003 il P-22 Tagomago si arenò per un breve periodo Yaiza, Lanzarote venendo rimesso a galla senza subire danni.[5] Il P-27 Izaro partecipò all'incidente dell'isola di Perejil (11-20 luglio 2002) contro le forze marocchine, e successivamente ebbe compiti di sorveglianza sulle attività della nave per esplorazioni subacquee Odissey Explorer.[6]
Prima unità ad essere stata ritirata dal servizio attivo fu la P-29 Deva nel 2004, cui seguirono nel giugno 2010 la P-21 Anaga, la P-23 Marola, la P-24 Mouro e la P-30 Bergantín.[7][8][9][10] Il P-27 Ízaro fu radiato nel dicembre del 2010,[11] mentre il P-25 Grosa lo seguì il 6 giugno 2012.[12]