Il compartimento marittimo è una suddivisione amministrativa dello spazio marittimo del litorale italiano.

Disciplina normativa

Rappresenta l'ambito di competenza della capitaneria di porto, ufficio periferico dell'amministrazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e ha normalmente sede in un porto. Secondo quanto previsto dal R.D. n. 327 del 30 marzo 1942 (codice della navigazione) e dal DPR n. 328 del 15 febbraio 1952 (Regolamento di attuazione del codice della navigazione) è gerarchicamente assoggettato alla zona marittima (Direzione marittima), mentre esercita la propria competenza sui circondari marittimi (ufficio circondariale marittimo), sugli uffici locali marittimi e sulle delegazioni di spiaggia.

Struttura

Un compartimento marittimo è organizzato, a seconda della composizione del personale, in servizi, sezioni, uffici-nuclei e/o unità organizzative, in particolare:

È inoltre istituito all'interno delle Sezioni di P.G. presso le Procure della Repubblica, un'aliquota di personale appositamente formato della Capitaneria di Porto.

Il compartimento marittimo è retto da un ufficiale superiore di porto facente parte del corpo delle capitanerie di porto. Nell'ambito del compartimento in cui ha sede l'edificio della Direzione Marittima il direttore Marittimo è anche Capo del Compartimento. Il capo del compartimento marittimo ha carica e titolo di comandante del porto in cui ha sede.

Articolazione territoriale

Il litorale del territorio italiano è ripartito in 15 Direzioni Marittime (zone) e 54 capitanerie di porto (compartimenti). Di seguito è riportato l'elenco dei comandi (determinato con d.P.R. n. 135 del 18 aprile 2000 e successive modifiche e integrazioni) e delle relative sigle degli uffici di iscrizione (stabilite per ciascuna circoscrizione marittima dal DM 18 luglio 1959 e successive modificazioni ed integrazioni) riportate con il numero e la lettera di registrazione (D o ND) nelle sigle di individuazione dei natanti:

Voci correlate