Il congiuntivo passato è una forma verbale della lingua italiana generalmente usata per indicare passati o conclusi, visti come non reali o non obiettivi o non rilevanti (Tutti pensano che io sia andata via).
Questa forma verbale si coniuga combinando le forme del congiuntivo presente degli ausiliari avere (a) o essere (b) con il participio passato del verbo in questione:
1ª persona singolare che io |
2ª persona singolare che tu |
3ª persona singolare che egli, ella |
1ª persona plurale che noi |
2ª persona plurale che voi |
3ª persona plurale che essi, esse | |
(a) Verbi coniugati con il verbo ausiliare avere Es.: parlare |
Abbia parlato | abbia parlato | abbia parlato | abbiamo parlato | abbiate parlato | abbiano parlato |
(b) Verbi coniugati con il verbo ausiliare essere Es.: andare |
Sia andato/a | sia andato/a | sia andato/a | siamo andati/e | siate andati/e | siano andati/e |
Per quanto riguarda il resto, la coniugazione segue le particolarità del passato prossimo.
Viene di solito usato nella frase secondaria introdotta dal presente indicativo delle forme verbali come credere, pensare, sperare, supporre:
La sua funzione è quella di esprimere anteriorità temporale e aspetto compiuto rispetto al momento presente indicato nella frase principale.
Il congiuntivo passato prende inoltre il posto del passato prossimo nelle subordinate introdotte da congiunzioni come senza che, prima che, nonostante, malgrado, a meno che, a condizione che:
Il congiuntivo passato si distingue dal congiuntivo imperfetto per il fatto di non poter essere usato in costruzioni dove il verbo della principale è al passato. Un costrutto introdotto con pensavo che oppure speravo che richiede infatti il congiuntivo imperfetto (o trapassato).
Nel complesso, l'uso del congiuntivo passato rispecchia quello degli altri tempi di questo modo (in base alle regole della concordanza dei tempi), anche se con singole restrizioni dovute alle sue caratteristiche temporali. Ad esempio, è assai difficile che occorra nelle subordinate finali (introdotte da perché oppure affinché), o in quelle consecutive (introdotte da in modo che). Tra le varie forme del congiuntivo, è quella che meno si presta ad indicare una volontà o desiderio.
Nella frase principale, l'uso di questa forma è assai raro e si limita soprattutto all'espressione di un dubbio formulato sotto forma di domanda:
L'espressione di una volontà è invece, con l'uso del congiuntivo passato, assai improbabile. Nei toni spenti del costrutto irreale, perfino il congiuntivo trapassato ed il congiuntivo imperfetto si adattano meglio del congiuntivo passato ad indicare una volontà o desiderio:
Nelle lingue romanze, la forma del congiuntivo passato ha funzioni analoghe, che solitamente emergono nella secondaria introdotta dalla principale al presente. In francese, avremo come in italiano due ausiliari, avoir e être. Per il verbo aller, il subjonctif passé sarà questo:
Dato che l'ausiliare è essere, le forme del participio vanno accordate. Ad esempio, si dirà:
Per quanto riguarda lo spagnolo, la forma il pretérito perfecto del subjuntivo si forma con il verbo avere come tutti i tempi composti. Per il verbo andare, in spagnolo ir, si avrà:
Ad esempio:
Il secondo esempio mette in luce la maggior predisposizione dello spagnolo ad indicare un evento futuro con il congiuntivo.
Nella lingua tedesca, si usano due ausiliari per ottenere la forma composta del Konjunktiv I. Per gehen, che corrisponde ad andare, abbiamo
La forma si usa nella secondaria per formare il discorso indiretto con anteriorità temporale rispetto alla principale. Ad esempio, si veda il seguente esempio di discorso diretto (pronunciato da Tom):
Riportato al discorso indiretto, l'enunciato sarà
La costruzione non cambia se la principale è al passato, che sia essa al presente oppure al passato:
Per quanto riguarda la lingua inglese, una forma indicabile come subjunctive perfect si distingue dalla forma corrispondente dell'indicativo soltanto alla terza persona: (that he have done al posto di that he has done). Questo tempo verbale è logicamente e grammaticalmente possibile, ma è raro nell'inglese moderno, sicché viene in genere ignorato.