In linguistica, la congiunzione (dal latino coniunctio, da coniungere, 'unire', calco del greco sýndesmos, 'giuntura', 'legame'[1]) è una parte del discorso. Serve a unire tra loro parole, sintagmi o proposizioni nel contesto della stessa frase o dello stesso periodo.[1] Può anche trovarsi all'inizio delle frasi.

Le congiunzioni si possono classificare in base alla loro forma o in base alla loro funzione sintattica.[1]

Il ruolo fondamentale delle congiunzioni è quello di unire in un'unica frase il contenuto informativo di due o più frasi.[2] Ad esempio:

  1. Devo andare a Londra per lavoro.
  2. Devo andare a Torino per lavoro.

La fusione comporta l'eliminazione degli elementi ridondanti e si ottiene:[2]

Devo andare a Londra e a Torino per lavoro.

Classificazione in base alla forma

In base alla forma, le congiunzioni si suddividono in:

Classificazione in base alla funzione

In base alla funzione, si distinguono in coordinanti (o coordinative) e subordinanti (o subordinative). Le prime collegano parole o proposizioni con uguale rango sintattico o sintatticamente omogenee (vedi Coordinazione (linguistica)). Le seconde introducono le proposizioni dipendenti (vedi Subordinazione).[1][2]

Tutte le congiunzioni instaurano legami semantici tra gli elementi che collegano: ad esempio, esse possono esprimere una contrapposizione tra due termini, l'esclusione dell'uno o dell'altro, il rapporto tra l'uno e l'altro ecc.[1]

Congiunzioni coordinanti

Le congiunzioni coordinanti (o coordinative) collegano parole o proposizioni che si trovano sullo stesso piano logico e che sono sintatticamente omogenee. Ad esempio:

C'ero anch'io, ma non ti ho incontrato.

Si distinguono in:

Giovanni e Marco vengono.
Giovanni e Marco non vengono.
Non l'ho detto scritto.
Giovanni viene, ma non mangia.
Puoi bere vino o birra.
Dopo aver parlato dell'inflazione, parleremo del fenomeno opposto, cioè quello della deflazione.
Giovanni non sta bene. Infatti, non è venuto.
Prendo sia la torta sia il gelato.
O paghi o non entri.
Se A=B e B=C, allora A=C.
Piove, quindi non esco.

Congiunzioni subordinanti

Le congiunzioni subordinanti (o subordinative) collegano due proposizioni mettendole su piani diversi: una proposizione reggente (nella maggior parte dei casi, la principale) e una proposizione subordinata, che completa il significato della reggente, ma ne dipende e non dà informazione senza di essa. Ad esempio:

(1) Dario non parlò (2) perché aveva molta paura.
(1) proposizione principale; (2) subordinata causale, che spiega come mai Dario non abbia parlato, cioè completa l'informazione data dalla principale.

Le congiunzioni sono classificate in ragione del tipo di frase subordinata che introducono. Sono quindi dette:

Dice che hai ragione.
Lo studio rivelava come molti italiani fossero ancora privi di un tablet.
Siccome piove, prenderò l'ombrello.
Te lo spiegherò di nuovo, affinché tu possa capire meglio.
Quell'uomo era talmente bello che nessuna donna poteva resistergli.
Canto ogni volta che faccio la doccia.
Nonostante sia luglio, fa un po' di freddo.
Se fossi ricco, comprerei un'auto.
Sono favorevole alla chiusura del negozio, purché sia breve.
Uscì di corsa come se ne andasse della sua vita.
Adoro il formaggio, mentre i salumi mi danno la nausea.
Mangia tutto, fuorché i piselli.
Andrò al mare, a meno che piova.
Senza che ci rendessimo conto, s'è fatta l'una.
Per quello che so, dovrebbe ritornare alle due.
Non so come faccia a resistere.
Mi chiedo dove vivano quei due.
Non puoi neanche immaginare quanto quell'abito sia scollato.
Sei bravo più di quanto credessi.

Note

  1. ^ a b c d e Beccaria, pp. 173-174.
  2. ^ a b c Dardano e Trifone, p. 425.

Bibliografia

Voci correlate

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 50749 · LCCN (ENsh85056277 · BNF (FRcb12289761r (data) · J9U (ENHE987007535901005171 · NDL (ENJA00576467
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