Il Comitato regionale per le comunicazioni (abbreviato Corecom), in Italia, è un organo previsto dalla legge Maccanico. Sono disciplinati però specificamente da leggi delle singole regioni con funzioni di organo di governo, garanzia e controllo sul sistema delle comunicazioni in ambito regionale. Nei confronti dell'Agcom, i Corecom rappresentano organi funzionali, mentre costituiscono organi indipendenti di garanzia e consulenza per le giunte e i consigli regionali.

Caratteristiche

Secondo l'art. 117 della Costituzione, l'ordinamento del settore delle comunicazioni è materia di competenza legislativa concorrente tra Stato e regioni. A livello nazionale rileva l'Agcom come autorità indipendente in tale ambito, la quale di concerto con la Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome e la Conferenza dei presidenti dell'Assemblea dei consigli regionali e delle province autonome ha delegato ai comitati regionali per le comunicazioni alcuni dei compiti previsti dalla legge Maccanico.

Il 16 dicembre 2009 sono state sottoscritte a Roma le convenzioni per l'esercizio delle nuove funzioni delegate tra l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e i comitati di Calabria, Lazio, Lombardia, Toscana, Umbria, il Comitato provinciale di Trento e i relativi rappresentanti delle regioni e delle assemblee legislative.

In particolare, a questi comitati regionali – cui seguirono quelli di tutte le altre regioni e della provincia autonoma di Bolzano – sono state delegate competenze in materia di:

Inoltre, ai comitati è demandata l'attività di conciliazione delle controversie in materia di telecomunicazioni tra utenti e operatori delle telecomunicazioni. Il tentativo di conciliazione è condizione necessaria per la soluzione delle controversie, in assenza del quale non sono procedibili eventuali cause davanti al giudice ordinario. (Corecom - Delibera n. 203-18-CONS - Regolamento risoluzione controversie)[1]

Note

  1. ^ Delibera n. 203/18/CONS: regolamento Agcom per le controversie in materia di comunicazioni. Tale attività di conciliazione è assolutamente gratuita per l'utente, non necessita dell'intervento di professionisti. Il corecom se ritiene che l'istanza presentata abbia i prescritti requisiti, la dichiara ammessa, attribuisce un numero di protocollo e comunicherà poi la data in cui si svolgerà il tentativo di conciliazione.

Voci correlate

Altri progetti

I siti dei Comitati regionali per le comunicazioni:

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