Sconfitta dell'imperatore bizantino Michele I Rangabe, nella battaglia di Versinicia il 22 settembre 813, in una miniatura del XIV secolo della Cronaca di Costantino Manasse.

Costantino Manasse (in greco Κωσταντῖνος Μανασσῆς?; XII secolo – ...) è stato uno scrittore e storico bizantino.

Biografia

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Le poche informazioni che possediamo su questo autore derivano soprattutto dalle sue opere. [1]

Secondo Odysseus Lampsidis, la sua nascita sarebbe da individuare intorno all'anno 1115. Di diverso avviso è K. Horna, che lo crede nato intorno al 1130.

Era molto probabilmente imparentato (ma non sappiamo in che modo) con il suo contemporaneo patriarca d’Antiochia Atanasio I Manasse[1] (1157-1170). Questa ipotesi appare molto verosimile data la scarsa diffusione di questo cognome. Le allusioni a personaggi o a eventi contemporanei contenuti nelle sue opere rimandano al terzo quarto del XII secolo, sotto il regno dell’imperatore Manuele I Comneno (1143-1180).

Per quanto ne sappiamo, non esercitò mai funzioni ufficiali, né statali né ecclesiastiche: la tradizione per cui sarebbe stato metropolita di Naupatto è stata rifiutata da studiosi come Odysseus Lampsidis. Viveva mettendo la sua abilità letteraria al servizio di ricchi personaggi, in cambio di favori. I suoi patroni principali furono la sebastokratorissa Irene Comnena, cognata dell’imperatore e protettrice di molti altri letterati dell’epoca, come Teodoro Prodromo, il generale Giovanni Contostefano, nipote dell’imperatore, Alessio Ducas, nipote di Anna Comnena, che fu governatore di Cipro, il megas hetaireiarches Giorgio Paleologo e l’imperatore stesso.

In un certo momento, perse il favore dell’imperatore a causa di dicerie che circolavano su di lui. Successivamente, tentò di recuperarlo componendo un elogio per il logoteta del dromos Michele Agioteodorita.

Per un certo periodo di tempo ha soggiornato a Cipro, per poi tornare a Costantinopoli nel 1162. La sua morte si colloca tra il 1173 e il 1187.

Opere

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Opere principali

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Costantino Manasse è noto soprattutto per tre opere:

Quest’opera è molto soggettiva, incentrata sul narratore stesso, che non giocò alcun ruolo particolare nella missione e che pare abbia contratto la malaria proprio nel corso dell’ambasceria.

Miniatura tratta dalla "Cronaca universale". Manasse si trova sulla destra, ed è raffigurato insieme a Gesù (a sinistra) e allo zar bulgaro Ivan Alessandro (al centro)

Discorsi

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Tra i discorsi che compose al servizio di questi potenti personaggi, si possono citare:

Ἐκφράσεις

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Di Costantino Manasse possediamo anche cinque testi descrittivi isolati (έκφράσεις), composti senza dubbio per essere declamati in occasione dei convegni letterari. Queste operette descrivono:

Epistole

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Di Costantino Manasse ci sono pervenute anche 4 lettere:

Opere minori e di attribuzione incerta

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Talvolta, gli viene attribuito anche un poema sull’astrologia in versi politici, dedicato alla sebastokratorissa Irene Comnena, che ci è pervenuto nei manoscritti sotto il nome di Teodoro Prodromo. W. Hörandner, editore delle poesie di Prodromo, sostiene che sia più probabile che la paternità dell’opera sia effettivamente di Costantino Manasse.

Il “Poema etico” proviene da un poema anonimo, composto di 916 versi politici e dotato di prologo, parte centrale ed epilogo. Fu chiamato così perché presenta tematiche morali. Lo stile, la lingua e i temi comuni con “Aristandro e Callitea” hanno fatto propendere E. Miller per l’identificazione di Costantino Manasse quale autore del poema.

Fu anche autore di piccole esercitazioni schediografiche, rivolte ai suoi allievi.

Note

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  1. ^ a b A. Failler, « Le patriarche d'Antioche Athanase Ier Manassès (1157-1171) », Revue des études byzantines 51 (1993), p. 63-75..

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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