La Crypteia o Krypteia o Krupteia (in greco κρυπτεία / kryptèiā, da κρυπτός / kryptós, "nascosto", "segreto") era una tradizionale squadra di giovani Spartani, parte dell'agoghé (Greco classico ἀγωγή) (educazione spartana). I suoi fini e natura sono tuttora incerti.

I giovani uomini spartani che avevano conseguito al loro allenamento nell'agoghé con un successo tale da venire designati come potenziali capi futuri, avrebbero avuto l'opportunità di dimostrare il proprio coraggio e mettersi ad una prova degna della tradizione militare spartana attraverso la partecipazione alla crypteia.

Ogni autunno, secondo quanto detto da Plutarco (Vita di Licurgo, 28, 3–7), gli efori spartani (greco classico Ἔφοροι) dichiaravano formalmente guerra alla popolazione ilota cosicché ogni cittadino spartano avrebbe potuto uccidere legalmente un Ilota. Disarmati, i kryptes erano mandati nella campagna con l'istruzione di uccidere ogni ilota che avessero incontrato di notte e di prendere qualsiasi cibo di cui avessero avuto bisogno. Questa usanza poteva avere il fine di eliminare gli Iloti considerati fonte di problemi e di preparare i giovani con una prova di virilità facendo loro provare l'esperienza del primo omicidio. L'oppressione brutale degli Iloti permise agli Spartani di controllare la popolazione contadina dedicandosi interamente alle pratiche militari.

Anche Platone (Leggi, I, 633) e Eraclide Lembo (Fr. Hist. Gr., II, 210) descrivono la Crypteia.

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