Cyclopaedia or an universal dictionary of arts and sciences
Frontespizio della prima edizione
AutoreEphraim Chambers
1ª ed. originale1728
1ª ed. italiana1747
Genereenciclopedia
Lingua originaleinglese

La Cyclopaedia or an universal dictionary of arts and sciences, o brevemente Cyclopaedia, è un'opera scritta da Ephraim Chambers, stampata per la prima volta a Londra nel 1728 in quattro volumi in folio.

Meno conosciuta della più famosa Encyclopédie dei francesi Diderot e d'Alembert, Cyclopaedia è comunque la fonte principale d'ispirazione e un modello per tutti coloro che, durante tutto il XVIII secolo, si prefissarono l'obiettivo di redigere opere in grado di offrire un sapere critico e universale (la stessa Encyclopédie inizialmente era stata pensata come una semplice traduzione in francese di Cyclopaedia).

Origini

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Le origini di questo libro sono, secondo le parole di Chambers:

Edizioni

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Inglese

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Riedizioni, supplementi, contraffazioni in inglese

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Edizioni postume[1]

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Italiano

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La prima traduzione italiana della Cyclopædia fu stampata a Napoli nel 1747:[3] essa fu la prima enciclopedia pubblicata in Italia, sebbene preceduta dalla pubblicazione dell'opera incompiuta di Vincenzo Coronelli. Un'altra edizione vide la luce a Venezia nel 1748-1749 in dieci volumi, col titolo Dizionario universale delle arti e delle scienze[4].

Tavola anatomica nella Cyclopaedia.

In Francia

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Chambers si trovò a Parigi nel 1739 per promuovere la nuova edizione della sua Cyclopaedia. Lì incontrò diversi editori, dei quali egli rifiuta tuttavia le proposte di traduzioni.

Nel 1745, l'editore parigino André Le Breton venne contattato da Gottfried Sellius per avviare un progetto di traduzione della Cyclopedia con John Mills, ma dopo molte prove e vicissitudini, Diderot e d'Alembert, che ereditò questo progetto nel 1750, decise di abbandonare l'idea di una semplice traduzione per sviluppare un progetto più ampio, l'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers. Essi lo giustificarono nel modo seguente nel « Discours préliminaire »:

«questa enciclopedia che è stata appena tradotta di recente in italiano e che, per nostra ammissione, merita in Inghilterra e all'estero gli onori che riceve, non avrebbe mai potuto essere fatta, se prima che apparisse in inglese, noi non avessimo avuto nel nostro linguaggio delle opere dalle quali Chambers prelevava senza misura e senza scelta la maggior parte delle cose con le quali componeva il suo Dizionario. Cosa avrebbe pensato il nostro Francese di una traduzione pura e semplice? Avrebbe suscitato l'indignazione dei dotti e le critiche del pubblico, ai quali sarebbe stato presentato sotto un titolo sontuoso e nuovo, solo delle conoscenze che possedeva da tempo.[5]

Note

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  1. ^ Dopo la morte di Chambers nel 1740.
  2. ^ Quest'ultima edizione non deve essere confusa con l'altra enciclopedia di Abraham Rees, che dal 1802 al 1820 è stata pubblicata in fascicoli The Cyclopædia; o, Universal Dictionary of Arts, Sciences, and Literature: nonostante alcune qualità di sintesi, è stata ampiamente criticata in quel periodo.
  3. ^ Ciclopedia ovvero Dizionario universale delle arti e delle scienze [...] in otto tomi, traduzione di Giuseppe Maria Secondo, Napoli, Giuseppe De Bonis, 1747.
  4. ^ WorldCat da G.B.Pasquali.
  5. ^ Discours préliminaire, p. XXXV.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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