La sua collocazione, circondata dal Bangladesh, circondato a sua volta dall'India e a sua volta dal Bangladesh,[2] l'ha resa, fino al 6 giugno2015 quando il territorio è stato ceduto dall'India al Bangladesh, l'unica enclave al mondo di 3º grado.[3][N 3]
Dal 6 giugno2015 fa parte del villaggio bengalese di Upanchowki Bhajni da cui prima era circondato.[4]
Questo territorio era completamente circondato da quello del villaggio bengalese di Upanchowki Bhajni, che a sua volta è contenuto nel villaggio indiano di Balapara Khagrabari, che si trova all'interno del sottodistrettoDebiganj, del distretto di Panchagarh, della divisione di Rangpur nel Bangladesh.[5] In pratica, Dahala Khagrabari era un'enclave di un'enclave di un'enclave o controenclave.[3]
Si trattava di un appezzamento di terra disabitato utilizzato per l'agricoltura.[1] Il proprietario di questa enclave era un contadino bengalese che vive nell'enclave che circonda Dahala Khagrabari.[1]
Nonostante le sue dimensioni ridotte pari a 7 000 metri quadri (1,7 acri),[1] Dahala Khagrabari, non era la più piccola delle enclavi presenti al confine tra India e Bangladesh.[6] La più piccola era Panisala, un'enclave indiana di 1 090 metri quadri (0,27 acri) nella stessa divisione.[6]
A causa della mancanza di governo e delle condizioni sfavorevoli affrontate dai residenti delle enclavi,[3] nel settembre 2011 i governi di India e Bangladesh hanno firmato un trattato, a quasi 40 anni dal precedente,[4] manifestando la loro intenzione di risolvere il problema mediante lo scambio di 162 enclavi, offrendo però ai residenti una scelta di nazionalità.[7][8] Il 6 giugno2015 entrambi i primi ministri dei paesi hanno ratificato l'accordo sul confine terrestre[N 4] e l'India ha così accettato di cedere l'enclave in Bangladesh.[4] Il trattato è entrato in vigore il giorno stesso della ratifica.[4][N 5]
Il trattato di Dacca del 6 settembre 2011 infatti aveva creato, ratificando il precedente trattato del 1974, il Corridoio Tin Bingha, lasciando in sospeso lo scambio di enclavi che, pur previsto, necessitava di un secondo trattato per la ratifica e la definizione dei termini dell'entrata in vigore.[9]
^exclave, termine di origine francese, nel linguaggio politico indica un territorio, solitamente di piccole dimensioni, circondato da uno stato diverso da quello al quale appartiene (il termine è simile a enclave, ma considerato dal punto di vista dello stato sovrano)
^La più grande enclave dell'India, composta da tre distretti: Dahala Khagrabari (n. 47), Kothajni (n. 43), Balapara Khagrabari (n. 42). L'area che circonda Upanchowki Bhajni, 100 (n. 19) è Dahala Khagrabari (n. 47).
^Relativo al trattato sul confine definito dai due paesi del 1974, a seguito della nascita del Bangladesh come stato indipendente, e alle rettifiche del 2011 relative a molteplici distretti del Bengala Occidentale per l'India e alla divisione di Ragpur per il Bangladesh.
^l'India ha ottenuto 51 enclavi per un totale di 7.100 acri e 14.864 abitanti mentre il Bangladesh ha ottenuto 111 enclavi per un totale di 17.995 acri e 36.382 abitanti. Fonte: (EN) WonderWhy, The Most Complex International Borders in the World Part 3, su youtube.com, 2 maggio 2017. URL consultato il 3 maggio 2020.