Dario Antiseri (Foligno, 9 gennaio 1940) è un filosofo e storico della filosofia italiano.
Originario della città umbra di Spello, si laurea in filosofia nel 1963 presso l'Università di Perugia; ha poi proseguito i suoi studi presso varie università europee sui temi legati alla logica matematica, all'epistemologia ed alla filosofia del linguaggio.
Divenuto libero docente nel 1968, ha iniziato l'insegnamento presso La Sapienza e l'Università di Siena. È, inoltre, membro dell'Advisory Board del Centro Studi Tocqueville-Acton.
Dal 1975 al 1986 è stato professore ordinario di filosofia del linguaggio presso l'Università di Padova, mentre, dal 1986 al 2009, ha assunto la cattedra di "metodologia delle scienze sociali" alla LUISS di Roma, per poi ricoprire l'incarico di preside della facoltà di scienze politiche della stessa università tra il 1994 ed il 1998. Nel febbraio del 2002 è stato insignito, assieme a Giovanni Reale, di una laurea honoris causa presso l'Università di Mosca. Collabora stabilmente con il quotidiano Avvenire.
Dario Antiseri ha pubblicato testi didattici di filosofia oltre a testi di divulgazione filosofica e di autori stranieri: in particolare, ha contribuito a far conoscere in Italia il pensiero di Karl Popper[1][2][3].
Il pensiero di Antiseri è da tempo sottoposto a critiche sia all'interno della Chiesa sia all'interno del mondo intellettuale liberale. A tal proposito, sono interessanti le critiche mosse al pensiero dell'intellettuale da Assuntina Morresi sul giornale on-line L'occidentale[4] e l'articolo di Sandro Magister pubblicato nel 2005 sul sito "espressonline", in cui l'opera di Antiseri viene definita "apologia del relativismo"[5].
Altrettanto interessanti sono i commenti al relativismo di Antiseri nel blog di Fabrizio Falconi[6] e quello di Litta Modignani pubblicato sul sito Critica liberale[7].
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«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 7 Aprile 2006 |