«Lo scopo di una discussione o di un dibattito non deve essere la vittoria, ma il miglioramento.»

Il Debate (IPA: [dɪˈbeɪt]) è una metodologia didattica utilizzata in molti Paesi europei, materia curriculare ormai da anni, nelle scuole anglosassoni, ma che affonda le radici nella storia italiana e, in particolare, nella disputatio medioevale. [1] Consiste in un dibattito, svolto con tempi e regole prestabiliti, nel quale due squadre (di solito composte ciascuna da tre studenti) sostengono e controbattono un'affermazione o un argomento assegnato dall'insegnante, ponendosi in un campo (PRO) o nell'altro (CONTRO).

Regole

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Il debate non è una discussione libera, ma un confronto strutturato con regole molto precise[2].

Non esiste un solo tipo di debate, ci sono infatti modalità differenti di andamento e sviluppo delle gare. Se si vuole esaltare lo scopo educativo del debate, occorre utilizzarlo in modo flessibile, quindi, la gara deve costituire soltanto lo stimolo finale.

Una volta stabilito l'argomento da dibattere e chi sostiene la tesi PRO e chi la tesi CONTRO, un esempio di debate può svolgersi nel seguente modo.
Ogni squadra è composta da tre relatori e tre ricercatori. Inoltre sono presenti un cronometrista e tre giudici.

I relatori si suddividono in: capitano, primo oratore e secondo oratore, dibattono. Ogni componente della squadra (capitano e oratori) ha 3 minuti a disposizione per sostenere la propria tesi. Se finisce prima di 2 minuti la squadra avrà una penalità, stessa cosa se l'intervento si protrae oltre 15 secondi dal tempo previsto.
I ricercatori durante il dibattito compiono un'analisi delle fonti, le confrontano e le selezionano in base alla loro attendibilità ed eventualmente le comunicano ai debaters.
Il cronometrista controlla che i relatori non eccedano il tempo prefissato per ogni intervento. A 30 secondi dalla scadenza dei tre minuti fa squillare la suoneria di un cellulare o campanello o in alternativa batte un colpo sul tavolo, ai 3 minuti batte un colpo più deciso o viene fatto suonare di nuovo il campanello.

Le argomentazioni non devono essere lasciate al caso, non si deve prevaricare l'altro e non devono esserci trucchi. Devono quindi avere caratteristiche precise e si devono basare su fatti chiari e precisi, per cui le opinioni generali senza basi solide non vanno prese in considerazione. I fatti devono provenire da fonti attendibili. Il ragionamento deve essere logico e basato su reali evidenze. Molto utile può essere il "modello ARE" (Affermazione, Ragionamento, Evidenza).

Svolgimento

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Le fasi preparatorie comprendono la suddivisione delle argomentazioni in:

Prima di iniziare, è bene che un componente della squadra che non fa da speaker tenga il tempo.

Una preparazione ben organizzata è un buon punto di partenza per una gara vincente.

Il capogruppo ricorda le fasi da seguire in preparazione al debate:

All'interno di una classe non tutti possono partecipare al debate, poiché il numero ideale di componenti di una squadra è cinque.

Si sorteggia la squadra che inizia per prima e si procede col seguente schema:

La giuria non giudica chi ha ragione, bensì chi ha saputo utilizzare meglio le tecniche e le strategie del debate. Un buon debater è prima di tutto una persona che ha capito le regole del gioco e sa applicarle. Vince in genere chi è stato più bravo a documentarsi chi è capace di seguire una logica, e esporre un argomento con sicurezza.[4]

Ci sono diversi tipi di debate, tra cui:

Finalità

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Lavorare in autonomia, parlare in pubblico, ascoltare in modo critico. Gli studenti imparano a strutturare un discorso logico, coerente ed efficace finalizzato alla persuasione, ricercare e selezionare le fonti, anche attraverso risorse multimediali online, ascoltare attivamente, argomentare, fondare e motivare le proprie tesi, lavorare in gruppo, parlare in pubblico. Inoltre si favorisce il rispetto del punto di vista altrui e permette di far imparare a giustificare le proprie opinioni.[6]
Secondo una recente indagine condotta dal Cfbt Education Trust e dall'English Speaking Union, negli Usa gli studenti delle scuole pubbliche che fanno debate hanno aumentato del 25% la propria motivazione allo studio, percentuale che sale al 70% nella popolazione studentesca maschile afro-americana. [7]

Note

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  1. ^ Copia archiviata, su unipd.it. URL consultato il 3 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2015).
  2. ^ schoolsdebate.com, https://schoolsdebate.com/resources/.
  3. ^ debateitalia.it, https://www.debateitalia.it/.
  4. ^ http://www.repubblica.it/scuola/2014/09/10/news/dalla_retorica_al_debate_a_scuola_si_insegna_l_arte_di_avere_ragione-95442869/
  5. ^ debate.org, http://www.debate.org/.
  6. ^ http://www.bdp.it/content/index.php?action=read&id=1825
  7. ^ (http://www.repubblica.it/scuola/2014/09/10/news/dalla_retorica_al_debate_a_scuola_si_insegna_l_arte_di_avere_ragione-95442869/)

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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