Diaspro | |
---|---|
Classificazione Strunz | 4.DA.05 |
Formula chimica | SiO2 + Fe, O, H, Si |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | dimetrico |
Sistema cristallino | trigonale[1] |
Classe di simmetria | |
Parametri di cella | |
Gruppo puntuale | 3 2 |
Gruppo spaziale | P 3121,P 3221 |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,65[1] - 2,70 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 7[1] |
Sfaldatura | assente[1] |
Frattura | concoide[1] |
Colore | generalmente rosso per via delle impurezze di ferro[2], ma il colore può esser vario |
Lucentezza | da vitrea a grassa[1], cerosa[2], terrosa[2]. |
Opacità | opaco[2] |
Striscio | bianco[1] |
Diffusione | comune |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il diaspro (parola che è di origine persiana, ma connessa anche con il greco-latino iaspis, "pietra screziata") è una roccia sedimentaria mono-mineralogica, ossia formata da un unico minerale, composta da quarzo (SiO2), e contenente sovente alcune impurità, solitamente composti di ferro che conferiscono alla roccia vivaci colorazioni, rendendola ricercata come pietra semi-preziosa per la lavorazione in opifici.
I diaspri sono costituiti da quarzo micro e criptocristallino granulare, in certi casi anche fibroso, combinato a volte a piccole quantità di silice opalina[1].
Il minerale si forma in acque abbondanti di silice per sedimentazione e precipitazione innescata da un processo vulcanico attivo in un bacino acquifero.[1] La precipitazione della silice può avvenire sotto forma di "gel" che in seguito, dopo la deposizione sul fondo del bacino, si solidifica; tuttavia l'origine del diaspro può essere a volte organogeno, cioè può essere originato da alcuni tipi di spugne[1] e/o radiolari[1] e/o gusci silicei di diatomee (rispettivamente animali appartenenti al genere porifera, animali unicellulari planctonici e alghe unicellulari planctoniche).
I diaspri sono formati da strati che possono avere uno spessore che varia da alcuni millimetri ad alcuni metri, con superficie a grana fine o liscia[1].
Il diaspro appare generalmente di colore rosso[2] mattone (per inclusioni microcristalline di ossidi di ferro[2][3], principalmente ematite Fe2O3) o verde con varie tonalità (per la presenza di microcristalli di anfiboli e pirosseni). Può anche assumere tonalità giallastre o nere (per l'inclusione di ossidi di manganese[3]).
Nella Grecia classica, il diaspro era ritenuto capace di allontanare alcuni fantasmi, tra i quali l'Empusa. Ne parlano Porfirio (Quaestionum Homericarum ad Odysseam pertinentium reliquiae X 323ss.) ed Eustazio (ad Od. I 382). Tale minerale formava le ricche collane dei druidi nelle popolazioni galliche.
Nell'Apocalisse di Giovanni, della città santa di Gerusalemme viene detto: "Il suo splendore è simile a quello di una pietra preziosissima, come pietra di diaspro cristallino" (Ap., 21,11). La città stessa poggia su dodici fondamenti costituiti ciascuno da una pietra preziosa. Il primo fondamento è di diaspro.
Le varietà di diaspro sono molte rendendo la classificazione dei vari tipi del minerale piuttosto difficile. Tuttavia, le principali varietà del minerale sono[4]:
Il diaspro presenta fratture concoidi[1] (bordi taglienti come quelli del vetro o del quarzo) ed è molto compatto e resistente, tanto da risultare un materiale utile per la produzione di punte, lame e altri utensili delle industrie litiche dall'Homo erectus in avanti: è infatti una roccia del tutto simile alla selce.
Tra questi oggetti sono stati trovati dei sigilli cilindrici o degli amuleti in diaspro[5]. Questi ultimi si ritenevano efficaci contro la siccità e i disturbi della vista[5].
L'utilizzo come gemma di questa pietra è molto modesto[5] (viene tagliato a forma di cabochon[1]), difatti si preferisce utilizzarla come pietra ornamentale per realizzare tessere di mosaico o oggetti di grandi dimensioni tipo coppe, vasi o sculture[1][5], come per esempio il Vaso Kolyvan.
Con il diaspro si realizzano tra l'altro anche delle lastre per ricoprire pareti e pavimenti di ambienti lussuosi, come ad esempio alcuni palazzi dei nobili russi del periodo degli zar[5]. Attualmente le lastre di diaspro vengono utilizzate come rivestimenti murali negli Stati Uniti[1].
Controllo di autorità | GND (DE) 4350004-3 |
---|