Didier Malherbe
Malherbe nel 2011
NazionalitàBandiera della Francia Francia
GenereRock progressivo[1]
World fusion music[2]
Fusion[2]
Rock psichedelico[2]
Musica etnica[3]
Periodo di attività musicale1962 – in attività
Strumentosassofono, flauto, etc.
Gruppi attualiHadouk Trio
Gruppi precedentiGong
Sito ufficiale

Didier Antonin Malherbe (Parigi, 22 gennaio 1943[4]) è un flautista, sassofonista, compositore e polistrumentista di strumenti a fiato francese. Musicista eclettico, durante la carriera ha spaziato tra diversi generi, tra i quali il rock progressivo, il rock psichedelico e la world fusion. Fu uno dei fondatori dei Gong, uno dei gruppi di spicco della scena di Canterbury, per i quali si è esibito fino al 2009.[5]

Dopo il declino della band, negli anni ottanta ha cominciato la carriera sia come solista che in gruppi da lui fondati. Ha inoltre partecipato a diversi album di famosi artisti, tra i quali Vangelis, Daevid Allen, Steve Hillage, Pip Pyle e Kevin Ayers[6]

Biografia

Inizi

A 14 anni, dopo aver ascoltato il brano Bloomdido di Charlie Parker, comincia a suonare il sax (in seguito verrà soprannominato Bloomdido Bad De Grass[3]), e a 17 anni suona nei circoli jazzistici di Parigi. Il viaggio in India a 19 anni e quello in Marocco a 20[4] avranno grande influenza sul suo stile e gettano il seme della "svolta etnica" che la sua musica avrà in seguito. Affascinato dalla cultura indiana, quando torna dal viaggio si iscrive nel 1962 all'Università della Sorbona di Parigi per studiare lingue antiche, in particolare il sanscrito, ed avendo scoperto i suoni del flauto indiano, segue anche un corso di flauto classico. Sarà l'unico strumento che suona nei successivi due anni[4].

Nel 1966 soggiorna in una comunità di artisti della Beat Generation a Tangeri in Marocco, dove acquista confidenza con le sonorità della musica araba. Nello stesso anno si avvicina al rock partecipando in Francia allo spettacolo Les Idoles, considerato la prima rock opera mai realizzata[4]. Avrà una parte anche nel film omonimo del 1968 tratto dallo spettacolo teatrale.[7] Nel 1967 il suo primo contatto con Canterbury: a Formentera conosce Kevin Ayers dei Soft Machine.

I Gong

Nel 1968, durante un soggiorno a Deià nell'isola di Maiorca, dove alloggia in una grotta, incontra Gilli Smyth ed il compagno Daevid Allen, reduce dalla gloriosa quanto sfortunata esperienza con i primi Soft Machine. La coppia stava lavorando su un progetto che avrebbe portato alla fondazione dei Gong, componendo i brani di quello che sarebbe stato il primo album della band, Magick Brother, Mystic Sister del 1970[8]. Didier è entusiasta della musica di Allen e Smyth e nel 1969 si unisce al gruppo, con cui suonerà fino al 1976 in quello che è stato il periodo più creativo della band.[3] Nel 1971 i Gong pubblicano Continental Circus e Camembert Electrique, quest'ultimo si basa su un sound più aggressivo del disco d'esordio e si rivela un successo.

Dopo il trasferimento dalla Francia all'Inghilterra, verrà il turno della leggendaria "trilogia di Radio Gnome Invisible", composta dagli album Flying Teapot, Angel's Egg e You, definiti i capolavori dei Gong. Nel 1975 Allen e la Smyth lasciano il gruppo e Didier resta per i due album successivi Shamal (1975) e Gazeuse! (1976).

Il progressivo declino della band spinge Didier ad uscire dai Gong a fine anno anche se, al pari di Allen, spesso vi rientrerà per occasionali reunion, frequenti tournée e per l'incisione di alcuni album[3]. Comincia a portare avanti i propri progetti musicali e parallelamente collabora nei lavori di diversi artisti, sia in qualità di ospite che come membro di gruppi quotati.[6] Tra le sue ultime apparizioni con il gruppo vi saranno quella al Gong Unconvention di Amsterdam nel novembre 2006 e la collaborazione nell'album 2032 del 2009.[3]

I Bloom

Nel 1977 forma i Bloom, con i quali si addentra nelle sonorità della world fusion, la cui musica è più orientata al jazz che alla musica etnica.[4] Nel 1979 esce il suo primo lavoro solista che prende il nome della banda. Il progetto dei Bloom, che nel 1985 diventano i Faton Bloom, dura fino al 1988[3]. In quest'arco di tempo riprende la collaborazione con Gilli Smyth, entrando nella formazione del primo disco solista della cantante inglese, Mother del 1978, e partecipando ai primi quattro album dei Mother Gong, il nuovo gruppo da lei formato.[6]

Dal 1989 si riunisce ad Allen per ricostituire i Gong, che fino al 1992 fanno una serie di tour in Europa e incidono anche l'album Gong Maison. In questo periodo trova il tempo di realizzare nel 1990 l'album Fetish, il suo secondo lavoro da solista.

Hadouk e altre collaborazioni

Dopo l'incontro con il polistrumentista Roy Ehrlich, Didier aumenta il suo interesse per l'esplorazione della world fusion, e insieme viaggiano il mondo per maturare nuove esperienze musicali e suonare nuovi strumenti, le testimonianze di questo impegno sono i due successivi lavori solisti, Zeff del 1992 e Fluvius del 1994. Con l'adozione di nuovi strumenti e di un sound totalmente diverso da quello rock dei Gong, il modo di suonare di Malherbe diventa più discreto. È in questo periodo che abbandona il sax tenore per passare al più sommesso sax soprano.[9]

Nel 1992 era intanto uscito Shapeshifter, che può essere definito il primo vero album in studio attribuibile agli storici Gong dai tempi della trilogia di Radio Gnome. Nel 1993 entra negli Short Wave, una jazz band della cui quotata formazione fanno parte anche Pip Pyle, Phil Miller e Hugh Hopper. Le difficoltà legate al fatto che i musicisti abitano in zone diverse, due sono residenti in Francia e due nel Regno Unito, porterà allo scioglimento del gruppo l'anno seguente, dopo un'entusiasmante serie di concerti e la pubblicazione di un album live. Malherbe ricorda questa esperienza come la migliore tra quelle in cui si è dedicato al jazz.[9]

Nel 1996, il sodalizio tra Ehrlich e Malherbe prende il nome Hadouk, nome derivante dai principali strumenti suonati dal duo, il primo suona l'hajouj, una sorta di basso acustico della tradizione marocchina, mentre il secondo suona 25 strumenti acustici, tra i quali il doudouk, un flauto armeno che diventa uno dei suoi strumenti preferiti.[9] Nel 1998 Malherbe partecipa a 7 Year Itch, l'unico album da solista dell'ex batterista dei Gong Pip Pyle. Nel 1999, gli Hadouk diventano l'Hadouk Trio con l'inserimento del percussionista statunitense Steve Shehan.

Nel 2000 rientra nei Gong per l'album registrato in studio Zero to Infinity. Nel 2003 risiede per un periodo in Laos, dove impara a suonare il locale aerofono khèn e apre un laboratorio musicale con suonatori locali.[3] In quegli anni partecipa a diversi tour con i Mother Gong e i Gong, e quando i molti impegni musicali gli hanno impedito di essere presente, il suo posto è stato spesso preso dall'inglese Theo Travis. Nel 2009, Malherbe ha partecipato alla registrazione dell'atteso 2032,[5] che segna il ritorno in studio dei principali componenti della storica formazione dei primi anni settanta ed è considerato l'ideale continuazione della trilogia di Radio Gnome.

Oltre alle collaborazioni con svariati musicisti,[3] Malherbe ha continuato a realizzare album con gli Hadouk, tra i quali Utopies del 2006, il live Baldamore del 2007 e Air Hadouk del 2010, tutti pubblicati dalla Naïve. Ha proseguito anche la carriera da solista con l'album Nuit d'ombrelle, realizzato nel 2011 in collaborazione con Eric Löhrer. Nel maggio del 2013, gli Hadouk sono diventati un quartetto composto da Malherbe, Ehrlich, Löhrer alla chitarra e Jean-Luc Di Fraya come cantante e percussionista. Con questa formazione, hanno pubblicato alla fine del 2013 il CD Hadoukly Yours.

Discografia

La presente discografia non comprende gli album di altri musicisti con cui ha collaborato. Nella discografia da solista sono compresi anche i lavori eseguiti con gruppi di cui è stato il leader.[6]

Solista

Con i Gong

Filmografia

Note

  1. ^ Progarchives-Didier Malherbe
  2. ^ a b c Allmusicguide-Didier Malherbe
  3. ^ a b c d e f g h Biografia nel sito web ufficiale
  4. ^ a b c d e Biografia su calyx.club.fr, il sito web della scena di Canterbury Archiviato il 6 giugno 2008 in Internet Archive.
  5. ^ a b (EN) Gong – 2032, su Discogs, Zink Media. URL consultato il 24 agosto 2015.
  6. ^ a b c d (FR) Discografia di Malherbe www.didiermalherbe.com
  7. ^ (EN) Les idoles (1968), scheda del film sul sito dell'Internet Movie Database
  8. ^ Sito web ufficiale dei Gong
  9. ^ a b c (EN) Interview with Didier Malherbe, su allaboutjazz.com, dicembre 2000. URL consultato il 27 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2005).

Voci correlate

Controllo di autoritàVIAF (EN34650997 · ISNI (EN0000 0000 7140 7765 · Europeana agent/base/71284 · LCCN (ENno2007102538 · GND (DE124858597 · BNE (ESXX4841360 (data) · BNF (FRcb13971510h (data)