Il diritto internazionale privato italiano è quell'insieme di norme che disciplinano i rapporti non totalmente interni al diritto italiano, ponendo regole per dirimere i conflitti di leggi di altri Stati con l'ordinamento giuridico italiano. Raccoglie il sistema di regole riguardanti la giurisdizione del giudice italiano, il diritto o la legge applicabile e il riconoscimento delle sentenze straniere.

Storia

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Gran parte della teorizzazione italiana riguardante la relativa materia è da assegnare a Pasquale Stanislao Mancini, padre del sistema italiano di diritto internazionale privato. Già nel suo primo discorso come cattedratico della materia all'Università di Torino, Mancini teorizzò un sistema di norme improntato sui caratteri di neutralità e bilateralità delle norme, così da garantire il più ampio respiro e collegamento con la Comunità internazionale alla ricerca dell'uniformità delle soluzioni internazionali, problema a cui Mancini dedicò particolare attenzione. Con la codificazione del 1865 di cui Mancini fu relatore si affermarono tali principi, e dopo la morte dell'illustre giurista si insediarono le Conferenze dell'Aja di diritto internazionale privato.

Disciplina normativa

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Nell'ordinamento italiano il diritto internazionale privato è disciplinato dalla legge 31 maggio 1995, n. 218, che "determina l'ambito della giurisdizione italiana, pone i criteri per l'individuazione del diritto applicabile e disciplina l'efficacia delle sentenze e degli atti stranieri" [1]. L'applicazione delle disposizioni contenute in detta legge deve coordinarsi con le convenzioni internazionali e con i numerosi regolamenti dell'Unione europea che disciplinano la materia.

In particolare sono in vigore i seguenti regolamenti:

La riforma della legge 218/1995

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Il testo, approvato il 31 maggio 1995, disciplina la materia del diritto internazionale privato.

Principi cardine dell'ordinamento sono il principio di residenza, il criterio della volontà delle parti ed entro i limiti della salvaguardia dell'armonia statale, la ricerca dell'uniformità delle soluzioni internazionali. Nel caso in cui le applicazioni giurisprudenziali straniere non siano sufficienti o valide, il principio di reciprocità garantisce l'applicazione del diritto italiano.

Gli articoli più significativi di tale norma sono:

Note

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  1. ^ Art. 1 l. 218/1995, "Oggetto della legge".

Fonti

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Le principali fonti di diritto internazionale privato in Italia sono:

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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