I dissidenti della Repubblica popolare cinese sono cittadini di quel Paese che non condividono politiche ed atti del loro governo dimostrandolo attivamente con denunce e proteste non violente. Per questi loro gesti sono minacciati, perseguiti ed anche imprigionati dal sistema di polizia del loro Stato.
Molti attivisti politici cinesi sono stati fermati, mandati al confine, detenuti o esiliati. Alcuni tra questi sono (tra parentesi sono indicati il periodo della condanna, poi la condizione attuale):
Un buon numero di cinesi si proclamano dissidenti quando chiedono di partire per USA, Canada, Regno Unito, Australia o Nuova Zelanda. A volte affermano anche di aver partecipato alle dimostrazioni di Protesta di piazza Tiananmen (15 aprile-5 giugno 1989), di essere fedeli di Falun Gong o perseguitati da una rete spionistica (Chen Yonglin).
Una lista nera di dissidenti di Pechino è stata pubblicata sul South China Morning Post l'8 gennaio 1995 ed elenca le seguenti persone: