Il dissipatore è un dispositivo utilizzato nella tecnica di progressione in via ferrata, che si applica all'imbragatura, allo scopo di attenuare l'impatto della caduta, evitando così traumi all'escursionista o rottura dei mezzi di assicurazione.[1]
Fu ideato dall'alpinista aquilano Ing. Andrea Bafile per l'assicurazione in arrampicata su roccia.[2]
È un dispositivo molto utile per le vie ferrate in quanto riduce il fattore di caduta anche in caso di longe molto corte come quelle utilizzate nei kit da ferrata.[3]
Si consideri che una caduta di 5 metri su una via ferrata di una persona di corporatura media può produrre una forza superiore ai 20 kN, con possibile rottura dei moschettoni o degli ancoraggi del cavo. Il dissipatore permette di ridurre la forza di caduta sotto i 6 kN.[3]
Il dissipatore va frequentemente controllato e sostituito quando usurato.
Il dissipatore può essere a frizione o a lacerazione.[4][5]
È costituito da una placchetta metallica con dei fori nei quali passa la corda. L'attrito determinato dal tortuoso percorso dei fori arresta gradualmente la caduta, e l'energia cinetica viene dunque trasformata (dissipata) in calore minimizzando la violenza dell'impatto.
È costituito da una lunga fettuccia ripiegata su sé stessa chiusa da deboli cuciture. In caso di caduta la lacerazione di queste cuciture assorbirà parte dell'impatto, con conseguente allungamento della stessa