Duilio Susmel (Fiume, 15 ottobre 1919San Godenzo, 19 febbraio 1984) è stato un giornalista italiano.

Biografia

Figlio dell'insegnante e scrittore Edoardo, si trasferì a Firenze nel 1942, dove conseguì la laurea e iniziò la sua attività di giornalista pubblicista, collaborando ai settimanali Oggi, Domenica del Corriere, Gente, Tempo Illustrato, Il Borghese, e ai quotidiani Il Tempo e Il Popolo d'Italia; aderì al fascismo e militò nella Repubblica Sociale Italiana come tenente della Guardia Nazionale Repubblicana Forestale[1].

Nell'immediato Dopoguerra cominciò col padre la stesura dell'opera omnia di Benito Mussolini che, a seguito della morte del genitore nel 1948, completò da solo tre anni più tardi. Nel 1952 scrisse con Giorgio Pini Mussolini l'uomo e l'opera, una biografia del Duce in quattro volumi. Negli anni Cinquanta e Sessanta si occupò del delitto Matteotti e dell'ipotetico carteggio che Mussolini ebbe con Winston Churchill, oltre che di quelli che ebbe con Roberto Farinacci e suo fratello Arnaldo; trascrisse inoltre le conversazioni avvenute col giornalista Carlo Silvestri negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale[1].

Fu l'unico giornalista italiano a cui, dopo la caduta del regime, il caudillo Francisco Franco concesse un'intervista; nel 1962 Susmel pubblicò a puntate sul mensile Successo una biografia del generalissimo spagnolo. Negli anni Sessanta pubblicò Vita sbagliata di Galeazzo Ciano, Nenni e Mussolini mezzo secolo di fronte, Un uomo chiamato Mussolini e la raccolta Mussolini corrispondenza inedita. Diede alle stampe inoltre I dieci mesi terribili: da El Alamein al 25 luglio 43 nel 1974 e Mussolini e Pio XI l'anno seguente[1].

Negli ultimi mesi di vita stava lavorando a due progetti commissionategli da Il Secolo d'Italia: La vera storia di Mussolini (completato poi dalla moglie Nedda Dragogna e dal suo allievo Renzo Santinon dopo la sua scomparsa e apparso in occasione del centenario dalla nascita del dittatore) e Controstoria dell'ultimo Mussolini e della Repubblica Sociale Italiana, rimasto inedito[1]. Morì a Castagno d'Andrea, frazione di San Godenzo, in provincia di Firenze. Nel Centro Studi della RSI si trova l'archivio Susmel, nel quale sono contenute tutte le sue fatiche letterarie.

Opere

Curatele

Note

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