Ha lavorato per l'azienda Lancia tra il 1929 e il 1937 nel reparto camion e come pilota automobilistico e, più tardi, come consigliere di Vincenzo Lancia. È stato abbastanza vittorioso come pilota fino al 1932,[2] quando, assieme ad Augusto Monaco, ha creato la Nardi-Monaco Chichibio.[3]
Nardi stesso ha gareggiato nella Mille Miglia, condividendo una Fiat 508 Balilla con J. McCain nel 1935 e con M. Trivero nel 1936, così come una Lancia Augusta Berlina con Vittorio Mazzonis nel 1937 e una Lancia ApriliaSpeciale nel 1938 con Pier Ugo Gobbato (1918-2008), il figlio del direttore generale dell'Alfa RomeoUgo Gobbato.[4]
Lavorando alla Scuderia Ferrari dal 1937 al 1946, Nardi è diventato conosciuto per aver preparato la Fiat 508 (telaio per la Auto Avio Costruzioni 815 del 1940) e averne compiuto lo sviluppo a seguito del design di Massimino;[3] ha anche guidato una 815 con il proprietario Lotario Rangoni nella Mille Miglia del 1940.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lui e Renato Danese hanno fondato un'officina in Via Vincenzo Lancia a Torino, costruendo auto da corsa, prototipi e design speciali per piccole serie.
750 Nardi
Nardi-Danese 1500 sport.[5] Installata per il pilota romano Marco Crespi, 8 cilindri come nella Auto Avio Costruzioni 815.
Nardi ha corso nelle monoposto nella corsa in salita Coppa d'Oro delle Dolomiti, vincendo nel 1947 e 1948. Il pilota si è anche iscritto con tre piloti nella Targa Florio del 1952, ma non riuscì a terminare la gara
due prototipi Raggio Azzurro (Blue Ray), disegnati da Michelotti e costruiti da Vignale nella quarta serie di Lancia Aurelia (B20 nel 1955 e B24 nel 1958).[7][8]
la 4CV, un prototipo alimentato da un motore Panthard da 750 cc per Le Mans (1953), così come la 750 LM Crosley (1950-54). Una 750 Spider è stata presentata al trentasettesimo salone di Parigi (1950), telaio di Pietro Frua.[9]
La Nardi Vignale 750 su derivazione Fiat 600 disegnata da Michelotti del 1956, di cui c'era anche una versione derivata Abarth e che venne prodotta dalla fine del 1959 in Spagna dalla Nardi Spagnola.[11]
la Silver Ray, una Plymouth Golden Commando con un motore V8 da 350 bhp, con una carrozzeria disegnata da Michelotti per William Simpson of Coral Gables FL (1960).[10]
la Vergano Speciale monoposto di F3 con motore Carrù 500 bicilindrico di cui ha fornito il telaio tubolare tra il 1951 ed il 1952.
Officine Nardi ha cessato di lavorare con prototipi automobilistici verso la fine degli anni '50 e si è specializzata in componenti che migliorano la velocità come collettori, alberi a gomiti, alberi a camme. L'officina è diventata famosa per il volante Nardi, inizialmente nel 1951 usando la noce ma principalmente usando il legno di mogano africano. Il volante Nardi è stato montato la prima volta su una Pegaso 1952.[13]
Nardi ha anche prodotto delle conversioni per una leva del cambio nei modelli Peugeot 403 e 404.
Enrico Nardi è morto per sepsi causata da gas di un tubo di scappamento;[14] dopo di lui la sua officina è stata gestita da Barbero (1966-69) e Iseglio. Il marchio Nardi è stato in seguito acquisito dalla Personal, e fa oggi parte del gruppo Nardi-Personal[15].