Enuresi
Specialitàpsichiatria e psicologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM307.6 e 788.36
ICD-10F98.0 e R32
MeSHD053206
MedlinePlus003144
eMedicine1014762
Sinonimi
Enuresi notturna

L'enuresi (pronuncia: /enuˈrɛzi/[1]) è il ripetuto rilascio involontario di urina nei vestiti o a letto in una fase di sviluppo in cui il controllo degli sfinteri dovrebbe già essere acquisito.

La maggior parte dei bambini raggiunge il controllo degli sfinteri di giorno e di notte all'età di 5 anni. Può essere primitiva (non c'è raggiungimento del controllo degli sfinteri) o secondaria (regressiva), ma circa il 90% dei bambini ha un problema di tipo primario. L'enuresi secondaria viene diagnosticata tra i 5 e gli 8 anni. Viene diagnosticata un'enuresi quando si ha, come minimo, il rilascio di urina due volte alla settimana fino a tre mesi di seguito.

Trattamento

[modifica | modifica wikitesto]

Mutandine assorbenti

[modifica | modifica wikitesto]

Per i bambini in età scolare, esistono in commercio delle mutandine assorbenti progettate per i bambini che bagnano il letto di notte. Queste vengono indossate sotto il pigiama

Questo non risolve il problema, ma lo rende solo meno fastidioso. Tuttavia, alcuni studi indicano che l'uso esteso dei pannolini al fine del palliamento del problema potrebbe interferire in maniera significativa con il naturale apprendimento dello stare asciutti di notte, soprattutto in persone affette da serie disabilità.[2]

Aspetti psicologici

[modifica | modifica wikitesto]

L'enuresi comporta tanto nel bambino quanto nell'adolescente una discreta limitazione dei momenti sociali portando in alcuni casi all'isolamento causato dal rifiuto di attività che implicano l'uscita ed il pernottamento fuori dall'ambiente familiare.

La sofferenza psicologica è strettamente legata al senso di vergogna provato a causa del comportamento derisorio dei coetanei e talvolta dal disgusto e dall'incomprensione di chi si prende cura del bambino. Condizioni ereditarie, i problemi di respirazione, l'obesità, la costipazione, una vescica iperattiva o una produzione elevata di urine possono essere le cause per l'enuresi primaria. Una infezione, la nascita di un fratello, l'inizio della vita scolastica, il manifestarsi di conflitti nella coppia genitoriale ecc. possono essere cause attribuibili all'enuresi secondaria. Non bisogna poi dimenticare le possibili cause di sofferenza neurologica, una fra tutte, la spina bifida occulta.[3]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Luciano Canepari, enuresi, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
  2. ^ Journal of Applied Behavior Analysis - Wiley Online Library Archiviato il 28 giugno 2007 in Internet Archive.
  3. ^ L’enuresi: La pipì a letto, su Psiconauti.it.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 42012 · LCCN (ENsh85044157 · BNE (ESXX528500 (data) · BNF (FRcb11981540c (data) · J9U (ENHE987007550669705171 · NDL (ENJA00574235