Expo 1911
Esposizione Internazionale
Logo
Logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàTorino
TemaIndustria e lavoro
Periododal 29 aprile
al 19 novembre
Partecipanti31 Paesi
Visitatori7 milioni
Area120 ha
Cronologia
PrecedenteSuccessiva
Expo 1910Expo 1913
Bandiera del Belgio Bruxelles Bandiera del Belgio Gand
 

«Una città, durante l’Esposizione mi fa pensare ad una bella signora in tutto lo sfoggio delle sue eleganze»

L'Esposizione internazionale di Torino (nome ufficiale Esposizione internazionale dell'industria e del lavoro di Torino) fu una Esposizione universale organizzata nella città di Torino, in Piemonte, dal 29 aprile al 19 novembre 1911.
L'evento venne organizzato insieme ad altre esposizioni nazionali di Roma e di Firenze, in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, e fa parte delle storiche Esposizioni universali che ancor oggi si tengono in varie città del mondo.

Fu considerata una delle più importanti manifestazioni del capoluogo sabaudo, preceduta dalle edizioni torinesi dell'Esposizione generale italiana (1884 e 1898), dell'Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna (1902) e seguita dalle manifestazioni per il decennale della fine della prima guerra mondiale (1928), dalla grande Expo 1961 (centenario dell'Unità d'Italia), dai XX Giochi olimpici invernali (2006) e dal 150º anniversario dell'Unità d'Italia (2011).

Realizzazione

[modifica | modifica wikitesto]

L'Esposizione del 1911 venne ospitata soprattutto nel Parco del Valentino, sfruttando altresì alcune strutture già create in esso per l'Expo del 1884 (e del 1898), come il Borgo Medievale e la Fontana dei Dodici Mesi. Per la costruzione dei padiglioni aggiuntivi, delle infrastrutture di trasporto, dei ponti fluviali e della Fontana Monumentale, il Comune affidò i lavori a gli stessi delle manifestazioni passate, ovvero le Carpenterie A. Brambilla di Milano. Altri spazi utilizzati furono quelli della riva destra del Po, in particolare la zona fluviale meridionale di Borgo Po-Borgo Crimea. L'evento fu inaugurato il 29 aprile 1911, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III di Savoia e dei rappresentanti dei Paesi esteri ospiti.

Opere monumentali

[modifica | modifica wikitesto]

Per la costruzione delle strutture dell'area espositiva furono impiegati ben 3.500 operai. Furono allestiti parecchi padiglioni, che interessarono una superficie di circa 350.000 metri quadrati, rispetto ad un'area complessiva di 1.200.000 m². nella quale furono inserite anche ferrovie sopraelevate e tapis roulant. Alla fine della manifestazione, si contarono quasi 7 milioni di visitatori[1].
Già a partire dal 1912, quasi tutte le strutture e le infrastrutture furono smantellate, in quanto all'epoca era uso, in occasione delle esposizioni internazionali, realizzare delle strutture interamente smontabili, al fine di riportare il tutto allo stato originario una volta terminata la kermesse. Le strutture più importanti furono:

Nazioni partecipanti

[modifica | modifica wikitesto]
Paesi partecipanti
Asia
Bandiera della Cina Cina Bandiera del Giappone Giappone bandiera Siam
Africa
Europa
Austria-Ungheria Bandiera del Belgio Belgio Bandiera della Bulgaria Bulgaria Bandiera della Danimarca Danimarca
Bandiera della Francia Francia Bandiera della Germania Germania Bandiera del Regno Unito Regno Unito Bandiera della Grecia Grecia
Bandiera dell'Italia Italia Bandiera della Norvegia Norvegia Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi Bandiera della Russia Impero russo
Serbia Bandiera della Spagna Spagna Bandiera della Svizzera Svizzera Bandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Americhe
Bandiera dell'Argentina Argentina Bandiera della Bolivia Bolivia Bandiera del Brasile Brasile Bandiera della Colombia Colombia
Bandiera del Cile Cile Bandiera dell'Ecuador Ecuador Bandiera del Messico Messico Bandiera del Nicaragua Nicaragua
Bandiera del Perù Perù Stati Uniti d'America Bandiera dell'Uruguay Uruguay
Oceania
Aziende
• Liebig Martell • Maison Paquin Moët et Chandon

Eventi

[modifica | modifica wikitesto]

Tanti furono gli eventi collegati all'esposizione, tra cui: mostre, esposizioni, concorsi, feste ma anche dimostrazioni di nuove apparecchiature elettriche e meccaniche.

Cartina Topografica dell'esposizione

Rassegne musicali

[modifica | modifica wikitesto]

La sera dell'inaugurazione (29 aprile) al Teatro Regio fu rappresentato il Falstaff di Verdi[1]. Poi, tra aprile e maggio, si tennero anche numerosi concerti, tra questi 5 dell'orchestra del Teatro Regio furono diretti dal celebre Arturo Toscanini[4]. Anche altri famosi direttori d'orchestra si esibirono durante l'esposizione, tra questi: Robert Kajanus, Tullio Serafin e Joseph Willem Mengelberg. Tra gli altri avrebbe dovuto esibirsi in ottobre anche il compositore viennese Gustav Mahler, ma egli morì nel maggio di quell'anno.

Congressi

[modifica | modifica wikitesto]

Importanti congressi si tennero in quei mesi, tra cui il IX Congresso fra industriali e commercianti, ed il Congresso nazionale fra costruttori italiani. In ottobre si tenne anche il Congresso interparlamentare della pace. Tante furono anche le gare sportive all'interno di questo evento.

Concorso cinematografico

[modifica | modifica wikitesto]

Fu lanciato un concorso cinematografico suddiviso in tre categorie (artistica, scientifica e didattica) a cui vennero presentate pellicole che dovevano essere inedite[5]. Il concorso si svolse all'interno del Padiglione egizio e ne rappresentò l'attrattiva principale[6]. Il primo premio di 25.000 lire della categoria artistica fu conferito a Nozze d'oro diretto da Luigi Maggi, della "Ambrosio Film", il secondo a Il poverello di Assisi di Enrico Guazzoni ("Cines"); tra i film scientifici, il primo premio fu attribuito a La vita delle farfalle, ancora della "Ambrosio", realizzato da Roberto Omegna con la collaborazione di Guido Gozzano[7]. Furono inoltre premiati, nella sezione didattica: Il tamburino sardo della Cines, L’Odissea di Giuseppe De Liguoro prodotto dalla Milano Films. Nonostante fosse stato lanciato come una manifestazione di rilievo internazionale, il concorso non ebbe gran rilievo poiché furono presentate opere solo da parte di 4 case di produzione italiane[8]

Gare di aviazione

[modifica | modifica wikitesto]

Importante tra le tante ricordare la "gara d'aviazione Roma-Torino", tenuta tra il 4 ed il 10 giugno con un premio al vincitore di duecentocinquantamila lire (una piccola fortuna per l'epoca), che coincise con l'inaugurazione del campo volo di Mirafiori. Sempre in tema aeronautico, tra il 24 ed il 30 giugno, si tenne anche una gara tra dirigibili, con il medesimo premio in denaro.

Teatro

[modifica | modifica wikitesto]

Durante tutto il periodo della Esposizione, confluirono a Torino le più importanti compagnie teatrali, nelle quali recitarono Ermete Zacconi, Emma Gramatica e sua sorella Irma, Ermete Novelli e Leopoldo Fregoli[1].

Varie

[modifica | modifica wikitesto]

Nei mesi si alternarono concorsi ginnici, gare ippiche, di tiro a segno, corse ciclistiche e regate, perfino un concorso per Telegrafisti. Non mancarono anche le mostre curiose, come era costume delle esposizioni dell'epoca. Tra le tante ricordiamo la "Mostra della caricatura" e la "Mostra del biglietto di banca". Per la prima, il noto disegnatore Giorgio Ansaldi, in arte Dalsani, fu investito della carica di Presidente della Commissione ordinatrice della mostra retrospettiva sulla caricatura risorgimentale.

Trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Le ferrovie, in occasione dell'esposizione internazionale, fecero delle offerte a prezzo ridotto per i biglietti da e per Torino. Dal 1º marzo al 19 novembre 1911 fu possibile acquistare degli "abbonamenti" per 8 viaggi al costo di 10,50 lire. Dopo un primo viaggio a Torino, Roma o Firenze, il viaggiatore poteva usufruire degli altri 7 a suo piacimento sull'intera rete ferroviaria. Lo stesso "abbonamento" dava diritto a sconti per l'ingresso alle Esposizioni, ai Musei, ai Teatri ed agli eventi collaterali. Furono introdotte tariffe scontate anche per i semplici viaggi dalle città piemontesi al capoluogo. Al prezzo di 1,25 lire si poteva acquistare un "voucher" della validità di 4 giorni e con la riduzione del prezzo del biglietto del 60%. Nei giorni delle principali feste le Ferrovie allestirono dei treni speciali per Torino con tariffe ridotte del 75%.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c Valerio Castronovo in Le fabbriche delle fantasticherie, Torino, Arte & immagine, 1997, p.20.
  2. ^ Asct, Guida di Torino, Paravia, Torino 1912, 1914, 1916, 1921
  3. ^ a b A World's Fair in Italy: Turin 1911, su italyworldsfairs.org. URL consultato il 16 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2021).
  4. ^ Orchestra del Teatro Regio, in Teatro Regio Torino, http://www.teatroregio.torino.it/node/56. URL consultato il 17 ago 2010 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2010).
  5. ^ Maria Adriana Prolo, Storia del cinema muto italiano, Milano, Poligono, 1951, p. 45.
  6. ^ A. Malerba e G. Mola di Nomaglio (a cura di), Torino internazionale. Le grandi expo tra otto e novecento, Torino, 2015, p. 8
  7. ^ Cfr. Mario Gromo, Gozzano cineasta in La Stampa del 24 maggio 1932.
  8. ^ Cfr. Bernardini, Il cinema muto italiano, vol. 3, Roma, Laterza, 1981, p. 61.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN132304327 · LCCN (ENno99036402 · GND (DE5507304-9 · J9U (ENHE987011426774705171
  Portale Torino: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Torino