In araldica il fico simboleggia longevità pacifica, vita laboriosa, pace e dolcezza. Spesso ne sono rappresentati solo le foglie o i frutti. L'albero era sacro a Mercurio e Pausania raccontò che Cerere lo aveva donato all'ateniese Fiutalo a compenso dell'ospitalità ricevuta. A Roma la tradizione voleva che Romolo e Remo fossero allattati dalla lupa sotto un fico; quando questo seccò, dopo 830 anni, venne visto rinverdire e da allora quel fico non veniva mai tagliato, ma si aspettava che morisse di vecchiaia, e quando era secco lo si sostituiva. Le foglie del fico erano simbolo dei termini della legge che nascondono e coprono il frutto, cioè lo spirito, ma anche del clima meridionale o del polo artico. Alle feste di Bacco erano portati in processione dei canestri di fichi e li si offrivano come espiazione per le città colpite dalla peste o da altre epidemie.

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