Tra i campi speculativi della fisica, la fisica sperimentale racchiude tutte le discipline e sotto-discipline che utilizzano direttamente i significati delle osservazioni dei fenomeni fisici, con lo scopo di ottenere dati ed informazioni riguardanti l'Universo e i suoi fenomeni fisici. I metodi variano molto: da semplici esperimenti e semplici osservazioni fino ad esperimenti più complicati come le osservazioni presso gli acceleratori di particelle come l'LHC.
L'aspetto sperimentale, cioè l'esperimento, è stato da sempre il primo passo dell'indagine scientifica ovvero del metodo scientifico in fisica e nelle scienze sperimentali. Ad esso si associa la fase dell'interpretazione teorica dei risultati osservati spesso relegata al campo della fisica teorica in grado di interpretare il tutto in eleganti teorie fisico-matematiche. Le due branche collaborano dunque insieme per il raggiungimento dei fini dell'indagine scientifica.
Lo stesso argomento in dettaglio: Esperimento.
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La fisica sperimentale usa due principali metodi per la ricerca sperimentale: esperimenti controllati ed esperimenti naturali. Gli esperimenti controllati sono spesso utilizzati nei laboratori dove è possibile realizzare ambienti condizionati. Gli esperimenti naturali sono utilizzati, ad esempio, in astrofisica dove si osservano gli oggetti celesti ed è impossibile influenzarne le variabili.
Alcuni esempi dei più importanti progetti di fisica sperimentale sono:
Gli sperimentalisti o empiristi sono scienziati che intraprendono attività di ricerca nella fisica sperimentale o studiano campi contenuti all'interno della fisica sperimentale stessa. Inizialmente molti di questi scienziati erano anche fisici teorici. Alcuni dei più noti furono/sono: