Forbidden Siren
videogioco
Titolo originaleSiren
PiattaformaPlayStation 2
Data di pubblicazioneBandiera del Giappone 6 novembre 2003
Bandiera dell'Europa 12 marzo 2004
Bandiera degli Stati Uniti 20 aprile 2004
GenereSurvival horror
Temaorrore
OrigineGiappone
SviluppoJapan Studio
PubblicazioneSony Computer Entertainment
Modalità di giocogiocatore singolo
Distribuzione digitalePlayStation Network
SerieForbidden Siren
Seguito daForbidden Siren 2

Siren (サイレン?, Sairen), conosciuto come Forbidden Siren in Europa ed Australia, è un videogioco survival horror sviluppato dalla Sony Computer Entertainment per PlayStation 2 nel 2004. Il gioco racconta la storia di diversi personaggi, molti dei quali giocabili, intrappolati in un remoto villaggio giapponese per la durata di tre giorni.

Forbidden Siren è stato seguito da Forbidden Siren 2. Nel 2008 è stato realizzato il remake, intitolato Siren: Blood Curse.

Trama

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Forbidden Siren è ambientato in un remoto villaggio rurale sulle montagne giapponesi chiamato "Hanuda"[1] ("Hanyūda" (羽生蛇村?, Hanyūda-mura) nella versione originale), caratterizzato dall'essere molto legato alle tradizioni e molto xenofobico. In seguito al fallimento di una misteriosa cerimonia rituale, il villaggio si trova a vacillare inspiegabilmente fra il tempo e lo spazio, mentre al posto delle montagne, compare un infinito mare di color rosso sangue a delimitare il luogo (altri elementi che caratterizzano l'ambiente di gioco sono: la fitta nebbia, la pioggia, l'oscurità notturna, le tonalità cromatiche che assume il cielo). La storia si concentra intorno ai tentativi di Hisako Yao, capo di uno strano culto locale, di risvegliare un essere conosciuto come Datatsushi attraverso alcuni riti.

La sirena del titolo è il richiamo per Datatsushi, e l'ordine per i residenti di Hanuda di immergersi nel mare rosso sangue, diventando così un esercito di subordinati a Yao, chiamati "Shibito" (屍人?, shibito, lett. "persone cadaveri"). Gli shibito hanno il compito di creare un "nido" per la forma fisica di Datatsushi una volta che si sarà risvegliato, oltre che uccidere e convertire gli esseri umani rimasti a Hanuda. La storia è raccontata attraverso il punto di vista di dieci sopravvissuti, alcuni dei quali nativi di Hanuda, ed è presentata fuori dal normale ordine cronologico per la durata dei tre giorni in cui accadono gli eventi raccontati. Oltre questi personaggi, ve ne sono altri d'aiuto o che fanno parte della storia.

Una delle caratteristiche più innovative del titolo è la capacità di vedere attraverso gli occhi di tutti i nemici (e co-protagonisti) in campo, capacità che verrà utilizzata dai sopravvissuti per risolvere molti enigmi (apprendere codici, locazione di oggetti ecc.) e per evitare gli scontri (le armi infatti sono molto rare e quelle rinvenute per il livello dai protagonisti sono spesso di natura contundente). Finendo il gioco al 100% si vedrà il finale completo e si scoprirà che a sopravvivere a questo incubo sono stati in quattro, ovvero: Kyoya Suda, il ragazzo di 16 anni che si scoprirà alla fine di Forbidden Siren 2 rimanere nella parte "oscura" del mondo. È colui che sconfigge tutti gli shibito, grazie anche ad una katana che ha preso da uno degli ultimi mostri affrontati; gli altri sopravvissuti sono Tamon Takeuchi, docente universitario tornato ad Hanuda per riscoprire il suo passato, la sua allieva Yoriko Anno e Harumi Yomoda, una ragazzina di 10 anni riuscita a fuggire dalla sua famiglia trasformata nei mostruosi shibito e salvata, come si può capire da Forbidden Siren 2, da un soldato che era a bordo di un elicottero (che si scoprirà poi essere il Maggiore Takeaki Misawa, all'epoca Capitano).

Personaggi

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Doppiaggio italiano

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Il gioco ha avuto anche un doppiaggio italiano. Di seguito parte dei doppiatori che vi hanno partecipato.

Personaggio Doppiatore italiano
Kyoya Suda Massimiliano Alto
Tamon Takeuchi Luigi Ferraro
Kei Makino
Miyako Kajiro
Shiro Miyata
Reiko Takato Chiara Colizzi
Hisako Yao Chiara Colizzi
Yoriko Anno Francesca Guadagno
Akira Shimura Gerolamo Alchieri

Accoglienza

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La rivista Play Generation trovò il primo incontro con gli Shibito come la scena più terrificante dei videogiochi usciti su PlayStation 2[2].

Note

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  1. ^ Le città + invivibili, in Play Generation, n. 39, Edizioni Master, aprile 2009, p. 85, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ La scena + terrificante, in Play Generation, n. 73, Edizioni Master, dicembre 2011, p. 89, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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