Coordinate: 38°58′29.5″N 117°42′43.8″E / 38.974861°N 117.712167°E38.974861; 117.712167
Interno dell'angolo del Forte Nord subito dopo la cattura , 21 agosto 1860. Foto di Felice Beato.

I forti di Taku (cinese: 大沽炮台; pinyin: Dàgū Pàotái; letteralmente, “Taku batteria”), chiamati anche forti di Peiho (cinese:白河碉堡; pinyin: Báihé Diāobǎo) sono fortezze situate nella foce del fiume Hai He, nel distretto di Tanggu, comune di Tianjin, nel nordest della Cina. Si trovano a 60 km al sudest della città di Tiajin. Durante la rivolta dei Boxer, la coalizione formata da 8 nazioni eseguì un attacco congiunto da terra e via mare contro i forti, allo scopo di assicurarsi un approdo sicuro, in quanto le batterie del forte avrebbero rappresentato una seria minaccia per il naviglio alleato nel caso in cui l’esercito regolare si fosse schierato con i rivoltosi. Il piano fu concepito con una doppia direttrice d’attacco, una dal mare, ove il compito di bombardare le fortificazioni era demandando alle cannoniere alleate, e da terra, dove un centinaio di uomini si sarebbe mosso per occupare i forti. il Comandante Casella, fece preparare per l’azione un quarto distaccamento, di 24 uomini, prelevato tra i membri dell‘equipaggio dell’Elba e della Calabria, agli ordini del tenente di vascello Tanca. Le forze alleate occuparono i forti il 16 giugno, dopo furiosi combattimenti che incominciarono prima della mezzanotte

Composizione delle fortificazioni

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