Francesco Maselli

Francesco Maselli, noto anche come Citto Maselli[1][2] (Roma, 9 dicembre 1930Roma, 21 marzo 2023), è stato un regista italiano.

Biografia

Gli inizi

Nacque a Roma nel 1930 in un ambiente intellettuale: suo padre, Ercole, era un critico d'arte, amico di Luigi Pirandello che fu suo padrino di battesimo (Stefano Pirandello, figlio del drammaturgo siciliano, aveva sposato una zia di Francesco).[3] Fu proprio il futuro Premio Nobel ad attribuirgli il soprannome di "Citto".[4] Durante l'occupazione tedesca di Roma organizzò gli studenti delle medie nell'Unione Studenti Italiani. Dopo la liberazione di Roma (5 giugno 1944) si iscrisse al Partito Comunista Italiano. Girò il suo primo cortometraggio in otto millimetri nel 1945 e nel 1947 venne ammesso al Centro sperimentale di cinematografia, diplomandosi nel 1949. Iniziò la carriera come assistente alla regia e aiuto regista per Luigi Chiarini.

La carriera cinematografica

Ex assistente di Antonioni e Visconti e buon documentarista, realizzò con Cesare Zavattini la Storia di Caterina per il film-inchiesta Amore in città (1953) ed esordì nel lungometraggio a soggetto con Gli sbandati (1955), riproponendo in una chiave incisiva e criticamente feconda il tema della Resistenza.

Dopo La donna del giorno (1957), I delfini (1960) e Gli indifferenti (1964), tratto dal romanzo di Alberto Moravia, tornò a dibattiti vitali con Lettera aperta a un giornale della sera (1970), sulla crisi di certi intellettuali di sinistra, e Il sospetto (1975), evocazione della lotta degli oppositori nell'Italia fascista.

Si dedicò poi a film più intimisti, per lo più ritratti femminili: Storia d'amore (1985), Codice privato (1988), Il segreto (1990), L'alba (1991).

Nel 1996 presentò alla Mostra del cinema di Venezia Cronache del terzo millennio, sulla resistenza di un gruppo di condomini allo sfratto da un enorme caseggiato.

Nel 1999 uscì il film per la televisione Il compagno, nel 2004 il documentario Frammenti di Novecento e nel 2007 Civico 0.

Nel 2009 diresse Le ombre rosse, film che contiene una critica alla politica del liberalismo economico, calando la lente di ingrandimento sulla distanza venutasi a creare tra la politica promossa dalla sinistra e la realtà.

Nel 2011 diresse insieme a Ugo Gregoretti, Carlo Lizzani e Nino Russo il film documentario a episodi Scossa, dedicato al drammatico terremoto di Messina del 1908.

Altre attività

Accanto al suo lavoro di regista cinematografico Maselli mantenne sempre altre attività ed in particolare quella saggistica con vari scritti di politica culturale. Ma fondamentale rimane l’attività politica e militante nella sinistra italiana (fino al 1989 membro della Commissione culturale della Direzione del PCI, dal 1992 nel Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista) così come quella che potrebbe definirsi organizzativa e sindacale: per trenta anni Maselli guidò l’Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici ottenendo numerose soddisfazioni: a lui si devono le grandi riforme democratiche degli anni Settanta nelle istituzioni culturali pubbliche italiane.

Fu fondatore e presidente della Federation Européenne des Realisateurs de l’Audiovisuel (Fera) e presidente dell'Aidaa (International Association of Audiovisual Writers and Directors). Nel 2001 dette vita alla Fondazione Cinema nel presente (di cui è stato presidente) che riuniva circa 30 autori rappresentativi di tutte le generazioni del cinema italiano (da Vincenzo Verdecchi a Ettore Scola a Wilma Labate, da Gillo Pontecorvo a Guido Chiesa, da Mario Monicelli a Pasquale Scimeca, da Franco Giraldi a Francesca Comencini) che produrrà molti documentari collettivi, tra i quali Un altro mondo è possibile, La primavera del 2002 e Lettere dalla Palestina.

Nel 2006 gli venne conferita l'onorificenza di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana da Giorgio Napolitano.

Decesso

Maselli è morto a Roma, a 92 anni, il 21 marzo 2023.[5] Due giorni dopo è stata allestita la camera ardente presso la sala della Protomoteca del Palazzo Senatorio in Campidoglio, aperta dalle 10 alle 13. Tanti colleghi e politici hanno reso omaggio al feretro, oltre a gente comune; il rito funebre si è svolto poi con una cerimonia laica sempre nello stesso luogo.[6]

Vita privata

Nel 1949 conobbe la scrittrice e attrice Goliarda Sapienza, con cui iniziò una relazione, durata molti anni. Nel 1971 iniziò a frequentare la giornalista Stefania Brai, che poi sposò; i due stettero insieme 52 anni, fino alla morte del regista.

Filmografia

Cinema

Lungometraggi

Francesco Citto Maselli con Gabriel García Márquez

Documentari

Film collettivi

Televisione

Teatro

Riconoscimenti

Omaggi

Note

  1. ^ Stefania Parigi, Francesco Maselli, La Nuova Italia, 1991, p. 12.
  2. ^ AA.VV., Enciclopedia del cinema, Garzanti, 2002, p. 749, ISBN 8811504988.
  3. ^ Aldo Colonna, Citto Maselli, il patito comunista, Il Manifesto, 4 settembre 2021.
  4. ^ Morto il regista Citto Maselli, Pirandello fu suo padrino di battesimo, palermolive.it, 21 marzo 2023.
  5. ^ E' morto il regista Citto Maselli, testimone del Novecento - Cinema, su Agenzia ANSA, 21 marzo 2023. URL consultato il 22 marzo 2023.
  6. ^ Redazione, Rose e bandiere rosse per l'ultimo saluto a Citto Maselli., in Ansa, 23 marzo 2023.
  7. ^ CITTO, su mymovies.it.

Altri progetti

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