Gianfranco Mingozzi (Molinella, 5 aprile 1932Roma, 7 ottobre 2009) è stato un regista e sceneggiatore italiano.

Biografia

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Passa l'adolescenza presso il paese d'origine, San Pietro Capofiume, una frazione di Molinella, in provincia di Bologna.

Si laurea in legge all'Università di Bologna e si diploma poi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma[1]. È assistente alla regia di Federico Fellini in La dolce vita (1960), in cui compare anche come attore.

Successivamente comincia a realizzare documentari, e ottiene diversi riconoscimenti tra cui il Leone d'oro al Festival di Venezia[2] e la selezione agli Oscar del 1966 per Con il cuore fermo, Sicilia (1965), per il suo lavoro di documentarista.

Ha realizzato anche diversi film a soggetto, tra i quali Trio (1967), Sequestro di persona (1968), L'iniziazione (1986) e Tobia al caffè (2000).

Ha lasciato una parte del suo archivio cinematografico alla Cineteca di Bologna, che gli ha dedicato un fondo[3].

Curiosità

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A pochi chilometri di distanza dalla città d'origine di Mingozzi era nato l'attore Gabriele Tinti, al quale Mingozzi intendeva dedicare un documentario biografico[4].

Filmografia

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Cortometraggi

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Documentari

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Lungometraggi

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Televisione

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Saggi

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Note

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  1. ^ Cinema della memoria. Ferrara nei film di Gianfranco Mingozzi, su liceoroiti.gov.it. URL consultato il 27 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2018).
  2. ^ Centro Sperimentale di Cinematografia - Il Centro Sperimentale di Cinematografia ricorda Gianfranco Mingozzi, su fondazionecsc.it. URL consultato l'11 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2018).
  3. ^ Fondo Gianfranco Mingozzi - Cineteca di Bologna, su cinetecadibologna.it. URL consultato l'11 gennaio 2018.
  4. ^ Gianfranco Mingozzi, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo. URL consultato l'11 gennaio 2018.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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