Guido Bortolotto (Vicenza, 15 dicembre 18791942) è stato un avvocato italiano, professore ordinario di diritto penale e teorico del regime fascista[1].

Biografia

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Nel 1912 divenne professore di diritto e procedura penale presso l'Università degli Studi di Padova[2] e nel 1931 si trasferì alla Sapienza-Università di Roma.

Entrato a far parte del Partito Nazionale Fascista nel 1922. Bortolotto divenne fiduciario dei Gruppi Universitari Fascisti.[3]

Il suo pensiero era innervato dagli apporti di Vilfredo Pareto, Max Weber, Robert Michels.

Bortolotto morì nel 1942[4].

Opere

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Note

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  1. ^ Rassegna Settimanale della Stampa Estera, 1932, p. 2383.
  2. ^ Miverva. Jahrbuch der gelehrten Welt. Band 22, 1912, p. 1033.
  3. ^ Marco Cuzzi, L'internazionale delle camicie nere. I Caur 1933-1939, Mursia, Milano, 2005. ISBN 978-88425-34679.
  4. ^ Agostino Brotto Pastega: Nobiltà e borghesia a Bassano del Grappa tra Otto e Novecento.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN92822782 · ISNI (EN0000 0000 8165 337X · SBN RAVV064956 · BAV 495/158934 · BNE (ESXX1210648 (data)