Henry More

Henry More (Grantham, 1614Cambridge, 1687) è stato un filosofo britannico appartenente alla scuola platonica di Cambridge.

Biografia

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Figlio di genitori calvinisti, entrò nel 1631 al Christ's College come studente, divenendone poi fellow (lo rimarrà fino alla morte nel 1687). Con Ralph Cudworth fu il più celebre rappresentante del platonismo di Cambridge, corrente filosofica ispirata al Rinascimento italiano, ma anche alla più antica Qabbalah.

Inizialmente ammiratore di Cartesio, ne divenne in seguito oppositore. Secondo More l'assunto di Cartesio secondo cui nell'uomo c'è una sostanza immateriale, la res cogitans, che interagisce con una materiale, la res extensa, era inintellegibile poiché non si comprendeva il meccanismo che fondava questa compartecipazione. Più grave ancora era il corollario che derivava da questo assunto: come poteva essere Dio al contempo onnipresente nel mondo fisico e inesteso? La presenza, infatti, sottende sempre l'estensione. Per risolvere questa situazione, More teorizzò che l'estensione fosse una caratteristica di tutte le sostanze e non della sola materia, cioè che fosse un attributo sia delle sostanze materiali che immateriali. Da qui la concezione che tutto occupa uno spazio, compresi l'anima e i sentimenti.

More definì lo spazio come indivisibile, eterno ed infinito, duratura rappresentazione della potenza di Dio. Tuttavia, la proprietà fondamentale che More introduce per definire lo spazio vuoto è la penetrabilità, quest’ultima lo differenzia con l’estensione materiale che è invece impenetrabile.

More inoltre ricondusse l'intera dimensione fisica (compresi malattie e acciacchi) a quella spirituale (derivato dalla magia e Qabbalah). Elaborò l'etica della facultas boniformis, elemento che regolava i rapporti tra intelletto e sfera affettiva, spingendo quest'ultima ad agire.

Opere

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Opera omnia, 1679

Edizioni

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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