Hollywood che canta | |
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Titolo originale | The Hollywood Revue of 1929 |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1929 |
Durata | 210 min (versione originale inedita)
130 min (versione ritrovata) 118 min (stampa Turner) |
Dati tecnici | B/N e a colori |
Genere | musicale |
Regia | Charles Reisner (come Charles F. Reisner) |
Sceneggiatura | Al Boasberg e Robert E. Hopkins |
Produttore | Irving Thalberg, Harry Rapf (non accreditati) |
Casa di produzione | Metro-Goldwyn-Mayer |
Fotografia | John Arnold, Max Fabian, Irving Reis, John M.Nickolaus |
Montaggio | William S.Gray; Cameron K.Wood (non accreditato) |
Scenografia | Erté (non accreditato) Richard Day, Erté, Cedric Gibbons (ambientazione) |
Costumi | David Cox Erté, Henrietta Frazer e Joe Rapf (non accreditati) |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Hollywood che canta (The Hollywood Revue of 1929) è un film del 1929 diretto da Charles Reisner.
Fu uno tra i primi film sonori, con parti a colori, dove si esibivano tutte le star della MGM, in omaggio al sonoro, con l'eccezione di Greta Garbo, Ramón Novarro e Lon Chaney. Tra i camei d'eccezione è doveroso ricordare la partecipazione di Buster Keaton e uno sketch in chiave slapstick di Stanlio e Ollio.
Il film è una rassegna teatrale di episodi e numeri di spettacolo, interpretariato dai più famosi divi di Hollywood.
Il cantante Cliff Edwards (Ukulele Ike), si esibisce nella prima versione cinematografica di " Singin' in the rain", mentre Buster Keaton si esibiva nella stessa canzone senza cantare[1].
Nel film Laurel e Hardy appaiono in uno sketch di circa 6 minuti in B/N come improvvisatori di numeri di magia, introdotti da Jack Benny.
Ben presto i due cominciano a litigare, poi Ollio, con accompagnamento musicale, tenta di far scomparire e riapparire alcuni oggetti dietro un telone sostenuto da Stanlio. Nel gran finale, Ollio fa apparire una torta e ordina a Stanlio di prendere il tavolino per posarcela sopra; il grassone si avvia, ma inciampa su una buccia di banana e rovina per terra con la faccia sul dolce. Ollio mantiene il controllo e, annunciando la fine dei loro giochi, getta la torta in faccia al presentatore.
Per molti anni si credette che tutte le parti a colori fossero andate perdute, mentre sono state invece riscoperte nel 1990 e restaurate.