Il processo di Biscardi, è un programma televisivoitaliano in onda dal 2024 sul circuito Netweek (prodotto e trasmesso dall'emittente Gold TV nel Lazio e ritrasmesso su altre televisioni locali italiane collegate come Telecity, Italia 7 Toscana, È TV). Ideato da Aldo Biscardi, che l'ha condotto dal 1993 al 2016, attualmente il programma è condotto dal figlio di Aldo, Maurizio Biscardi con la partecipazione di Vittoria Castagnotto.
La formula alla base del processo fu inizialmente proposta ne Il processo del lunedì, trasmissione Rai andata per la prima volta in onda nel 1980. In seguito all'abbandono dalla RAI dell'ideatore e conduttore del format, la televisione pubblica ha continuato a produrre la trasmissione con conduttori diversi, mentre Biscardi ha esportato la medesima formula con titolo alterato su diverse emittenti televisive.[1]
Il programma va in onda ogni lunedì successivo ad una giornata del campionato di calcio di serie A. Il nome processo è stato ispirato da una frase di Gianni Rodari che, nella prefazione del libro di Biscardi "Il giornalismo sportivo in Italia" scrisse che questi parlava di sport come si fa in un processo.
Il processo di Biscardi nasce nel 1993, quando Aldo Biscardi, ideatore nel 1980 e conduttore dal 1983 de Il processo del lunedì di Rai 3 lascia la RAI per TELE+, dove lancia la nuova versione del programma con il nuovo nome. Parallelamente, la RAI continua a proporre Il processo del lunedì con il suo titolo originale dal 1994 al 1997 e poi nuovamente dal 2013 al 2016.[1]
Nel 1996Il processo di Biscardi sbarca su Telemontecarlo, che dal 2001 diventa LA7, dove rimane fino al 2006, quando lo stesso Biscardi comunica il suo addio alla rete in seguito alla pubblicazione di alcuni stralci di intercettazioni telefoniche con Luciano Moggi.[1]
Dal settembre successivo va in onda su 7 Gold, conservando inalterata la sua formula.[1] Su questo canale il programma trova spazio fino al 2013, continuando a essere prodotto nel tradizionale formato 4:3.
Nella stagione 2013/2014 passa a T9 e viene trasmesso in syndication da altre emittenti locali sparse in tutta la penisola.[2]
Dal 9 giugno 2014 va in onda "Il Processo ai Mondiali" alle ore 23:05 su Italia 53, network che diffonde tutti i lunedì anche la 35ª edizione del programma.
Dalla stagione 2015/2016 a partire dal 24 agosto 2015 approda sull'emittente Sport 1, LCN 61[3]. Al termine della stagione calcistica la trasmissione viene sospesa per un anno.
Dal 4 settembre 2017 torna su 7 Gold ma senza Aldo Biscardi alla conduzione (il quale morirà l'8 ottobre seguente a Roma), bensì la showgirl Giorgia Palmas. I figli Maurizio e Antonella, autori anche di questa inedita edizione, sono dietro le quinte del programma e collaborano alla realizzazione. Fanno presenza fissa Elena Barolo, che introduce l'anteprima e si occupa dell'area "social", Carlo Nesti e lo stesso Maurizio Biscardi, che cura il "Moviolone", rinominato "Var dello sport"[4][5].
Successivamente alla stagione 2018/2019, capitanata da Michela Persico, sarà Maurizio Biscardi ad assumere la conduzione del processo, affiancato ogni anno da una diversa presenza femminile.
Il conduttore è solito circondarsi di vallette di bella presenza che presentano gli ospiti in studio e annunciano lo spazio pubblicitario, anche dette "biscardine". Nel 2006 la valletta del Processo è stata la modella Debora Salvalaggio, arrivata seconda a Miss Italia2003. L'anno precedente la valletta era stata la venezuelana Jennipher Rodriguez. Valletta del 2006/2007 è stata la modella Mara Cocchini. Nella stagione 2012/2013 a fare da valletta è stata Jessica Bellinghieri, Miss Mondo Italia 2012 che aveva preso il posto della conduttrice radiofonica Sara Ventura.
conduce Aldo Biscardi con Ambra Orfei, regia di Rinaldo Gaspari. La trasmissione diventa itinerante, ogni settimana cambia città, come dire, il "Processo sotto casa tua". Anche in questa edizione l'arrangiamento è di Gabriele Comeglio.
Nota: Da questa edizione il programma va in onda dall'Hotel Forte Crest di San Donato Milanese. È l'ultima edizione in cui l'arrangiamento è di Gabriele Comeglio.
Conduce Aldo Biscardi con Simona Saia, regia di Massimiliano Moccia.
Nota: L'edizione si segnala per la curiosa rubrica "MosKandiskij", nella quale Maurizio Mosca recensisce quadri di famosi artisti del novecento, mettendo a frutto i suoi studi sulle avanguardie pittoriche. È rimasta nella storia la puntata in cui Mosca, dichiaratosi "Grande estimatore di Benjamin", si vide rispondere da un perplesso Biscardi: "Ma chi, Santos?". Mosca si riferiva a Walter Benjamin, noto filosofo, mentre Biscardi a Benjamìn Santos, calciatore argentino che militò nel Torino e lo allenò tra il 1960 e il '63. Anche quest'anno l'arrangiamento della sigla è di Umberto Iervolino.
Conduce Aldo Biscardi con Angelica Russo, regia di Massimo Manni.
Nota: Oltre allo studio di Milano venne aggiunto un altro studio a Roma dove c'erano gli altri ospiti e opinionisti della trasmissione e la moviola diventa "Supermoviola", una virtual-reality esclusiva della trasmissione, la tecnologia di origine militare determina con esattezza la posizione dei giocatori, arbitri e pallone in relazione al campo di calcio. L'arrangiamento della sigla è sempre di Umberto Iervolino.
Conduce Aldo Biscardi con Michela Bruni, regia di Massimo Manni. L'anteprima è condotta da Maria Monsè (intitolata Prima del Processo).
Nota: È l'edizione del ventennale del Processo, e l'ultima puntata va in onda la domenica nel giorno dello scudetto della Lazio e del diluvio di Perugia che costò lo scudetto alla Juventus, e Maurizio Mosca iniziò quella puntata con una celebre frase "Il campionato è falsato". Anche per questa edizione l'arrangiamento è di Umberto Iervolino.
Nota: L'arrangiamento della sigla di questa edizione è di Fabio Coppini. Il Processo prosegue su LA7 ed è uno dei pochi programmi a salvarsi da Telemontecarlo.
Conduce Aldo Biscardi con Vanesa Daniela Villafane, regia di Massimo Manni.
Nota: La realizzazione della supermoviola viene affidata a Giuseppe Galliano che ne aumenta il grado di realismo e precisione. Anche in questa edizione l'arrangiamento della sigla è di Fabio Coppini.
Conduce Aldo Biscardi con Federica Ridolfi, regia di Massimo Manni. Logo e sigla di Alberto Traverso e Elena Andreoli.
Nota: Il programma va in onda anche di venerdì con il titolo di "BiscarDiVenerdì" con opinionista Diego Armando Maradona. Anche in questa edizione l'arrangiamento è di Fabio Coppini.
Nota: È l'ultima edizione del Processo su LA7 e l'ultima in cui l'arrangiamento è di Fabio Coppini. Inoltre Biscardi torna a condurre il programma da Roma.
Nota: Da quest'anno il Processo va in onda su 7 Gold spostandosi negli studi del circuito ad Assago (Milano) e l'arrangiamento è di Michele Monestiroli.
Nota: È l'edizione dei 30 anni del Processo. La Scheda del Processo è affidata ai fratelli Ariel e Vittorio Feltri, il Moviolone a Maurizio Biscardi, il Calciomercato a Fabio Santini. La sigla è composta da Stelvio Cipriani e l'arrangiamento è curato da Daniele Parziani.
Nota: Il programma giunto alla sua 32 edizione di messa in onda settimanalmente registra buoni ascolti. Quest'anno tra gli ospiti più noti del Processo si ricordano Silvio Berlusconi e Pippo Baudo, tifosi rispettivamente del Milan e della Juventus. Anche in questa edizione l'arrangiamento è di Daniele Parziani.
Conduce Aldo Biscardi con Georgia Viero, regia di Alberto Gangi.
Nota: È l'unica edizione del Processo andata in onda sull'emittente romana T9 e nelle successive settimane è stato visibile in tutta Italia su un circuito di tv locali. In questa edizione l'arrangiamento è di Roberto Procaccini.
Nota: Il programma passa su Sport 1, canale 61 del digitale terrestre. In questa edizione l'arrangiamento è di Luca Scarpa. Il 14 marzo 2016 la trasmissione passa su Nuvolari (sempre sul canale 61 del digitale terrestre) a seguito della chiusura di Sport 1. Al termine di questa stagione, l'ultima con Aldo Biscardi alla conduzione, viene annunciata la chiusura del programma.
Nota: Dopo un anno di chiusura, il programma torna in onda dall'11 settembre 2017 su 7 Gold, realizzato negli studi del centro di produzione di Assago (Milano). Nonostante Biscardi ne sia il curatore insieme alla figlia Antonella, quest'ultimo non apparirà mai durante la trasmissione. Prima dell'inizio effettivo del Processo, viene dato uno spazio di trenta minuti a "L'Anteprima del Processo" con la conduzione di Elena Barolo e del figlio di Aldo, Maurizio Biscardi. Tra gli altri, partecipano come ospiti di puntata in puntata Elio Corno, Tiziano Crudeli, Ciccio Valenti, Massimo Brambati, Maurizio Ciccognani, Franco Melli, Filippo Tramontana e Roberto Bettega. Il "Moviolone", che prende il nome di "Var dello sport", è curato da Maurizio Biscardi, viene confermato per le notizie di calciomercato Fabio Santini ed interviene in ogni puntata anche Carlo Nesti. In questa edizione l'arrangiamento è di Antonio Iammarino.
Conduce Michela Persico con la partecipazione di Giovanna Martini, regia di Vito Trecarichi.
Nota: Da quest'anno la trasmissione assume il nuovo titolo Il Processo e viene curata dai figli di Biscardi, Antonella e Maurizio. Quest'ultimo si occupa anche della rubrica "Var dello sport".
Conducono Maurizio Biscardi e Vittoria Castagnotto, regia di Luciano Davide Morelli.
Nota: La trasmissione va in onda fino a dicembre sulla syndication 7 Gold ma, in seguito alla pausa natalizia, riprenderà da lunedì 8 gennaio 2024 sul nuovo circuito Netweek, avente per capofila le emittenti Telecity e Gold TV. Il programma tornerà al titolo originale Il processo di Biscardi e cambierà anche studio di trasmissione: si trasferirà dagli studi di Telecity - 7 Gold di Assago (Milano) a quelli di Gold TV di Roma. Da gennaio 2024 la regia passa da Vito Trecarichi a Luciano Davide Morelli. Ospiti in studio Gaetano Pedullà direttore de La Notizia, Carlo Taormina, Fabrizio Bocca, Carlo Paris, Gioia Masia e Augusto Sciscione, opinionisti in collegamento Marco Amelia dalla Spagna, Paolo Bargiggia da Milano, Marcello Chirico da Torino, Prof The Proof e il "Pampa" Sosa da Genova. L'anteprima é coordinata da Antonella Biscardi.[6]
Italia 1990: conduce Aldo Biscardi con Ana Maria Van Pallandt, regia di Egidio Luna. Il programma va in onda tutti i giorni del Mondiale alle ore 23.00 e lo studio si trova accanto allo spogliatoio degli Azzurri nello Stadio Olimpico di Roma, ebbe picchi di più di 10 milioni di telespettatori, tra gli opinionisti Gianni Brera, Zico e Lionello Manfredonia.
Negli anni novanta l'AIA, sostenendo che il programma suscitasse una forma di violenza e di diseducazione nel mondo del calcio, portò esso e il suo conduttore in tribunale. Il giudice, alla fine, diede ragione alla linea difensiva di Biscardi, secondo il quale la sua non era una trasmissione sportiva, ma un varietà in cui «la credibilità oggettiva della trasmissione è riconosciuta assai bassa.»[7]
Nella puntata del 22 marzo 2004, all'indomani della sospensione del derby romano e degli incidenti successivi, un cameraman ospitato in trasmissione disse di essere stato picchiato dalla polizia, mostrando a tutti l'occhio nero: in realtà l'uomo era stato aggredito ma l'occhio era stato truccato prima di andare in onda per cercare di ottenere un'audience maggiore.[8]
Durante la puntata del 19 gennaio 2009, quando Kaká (giocatore del Milan) sembrava in procinto di passare al Manchester City, Silvio Berlusconi (azionista di maggioranza della società meneghina) comunicò in un collegamento telefonico che il brasiliano non sarebbe stato ceduto ma avrebbe continuato a giocare per i rossoneri: ciò fece registrare un picco di 3.000.000 spettatori. Successivamente il conduttore, rivolgendosi a Berlusconi, disse: «Siamo l'unica trasmissione in diretta in campo nazionale e ti ringrazio di aver rispettato l'antica amicizia e aver dato a noi la notizia.» In realtà il programma non fu il solo, in campo nazionale, ad annunciare la notizia poiché essa fu contestualmente riportata anche da Sky Sport24 e Premium Calcio 24 in contemporanea.[9]
A seguito delle intercettazioni telefoniche dello scandalo di Calciopoli del 2006, emergono contatti tra Luciano Moggi e alcuni opinionisti del Processo Di Biscardi, come lo stesso Aldo Biscardi, l'ex arbitro ed ex designatore Fabio Baldas (alcune telefonate evidenziano come Moggi suggerisse l'interpretazione degli episodi mostrati dalla moviola durante Il processo di Biscardi)[10][11], Franco Melli[11] e Lamberto Sposini[12]. La loro posizione sotto il profilo penale fu dichiarata irrilevante, anche se Biscardi, Sposini e Melli furono sospesi per qualche tempo dall'Ordine dei giornalisti[13].
La Supermoviola (o Moviolone) è un sistema per generare ricostruzioni virtuali di episodi calcistici.
Utilizzata dal 1998 all'interno del Processo di Biscardi, la Supermoviola riproduce le fasi più discusse del campionato di calcio.
Basandosi su una simulazione virtuale di azioni reali permette di analizzare ogni singolo episodio da diversi punti di vista; consente di illustrare il momento cruciale di un'azione mostrandolo da punti di osservazione diversi da quelli delle telecamere reali presenti sul terreno di gioco.
All'interno di un set virtuale i commentatori possono entrare nel campo di calcio e muoversi fra i giocatori per approfondire i risultati delle ricostruzioni virtuali.
Viene utilizzata da Aldo Biscardi dal 1998 servendosi di un sistema proprietario di origine militare; dal 2002 la tecnologia viene sviluppata da Giuseppe Galliano che ne aumenta il grado di realismo e precisione.[senza fonte]
^ Aldo Grasso, Se si premia la retorica di Biscardi, su archiviostorico.corriere.it, 21 gennaio 2009. URL consultato il 1º marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).