In hoc signo vinces | |
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Una scena tratta dalla brochure del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1913 |
Durata | (120 min circa) |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33 : 1 film muto |
Genere | drammatico, storico |
Regia | Nino Oxilia |
Sceneggiatura | Giovanni Alessio |
Casa di produzione | Savoia Film |
Fotografia | Augusto Navone |
Interpreti e personaggi | |
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In hoc signo vinces sottotitolato In questo segno vincerai è un film muto italiano del 1913 diretto da Nino Oxilia[1].
Nell'Impero Romano del IV secolo d.C., continuano le persecuzioni contro i cristiani, e la vita nei palazzi imperiali scorre tra lusso sfrenato, intrighi e congiure dinastiche, orge. Lo stato è governato dalla Tetrarchia, e il figlio di uno di questi tetrarchi, Massenzio, viene proclamato augusto.
Nel 312, per sconfiggere Massenzio, l'imperatore Costantino giunge in Italia valicando le Alpi con il proprio esercito e, dopo alcune vittorie, si accampa nei pressi del Ponte Milvio. La notte prima della battaglia Costantino ha una visione, e gli appare una croce e la figura di Cristo che lo invita ad apporre il crocifisso sugli scudi dei suoi soldati, e che se farà questo vincerà la guerra.
Il giorno dopo, si svolge la battaglia di Ponte Milvio e l'esercito di Costantino sconfigge quello di Massenzio, il quale muore annegando nel Tevere.
Con la salita al trono di imperatore di Costantino viene promulgato l'Editto di Milano, che garantisce la libertà di culto per ogni religione e pone fine alla persecuzione dei cristiani.
Il film è composto da tre parti e fino all'uscita di Cabiria nel 1914, con i suoi 2.500/3.000 metri di pellicola, è stato il più lungo del cinema muto italiano.
La pellicola venne distribuita a partire dal 1913 e ottenne un importante successo di pubblico[2].
È conosciuta anche con i seguenti titoli: