Iris è un nome proprio di persona italiano femminile[1][2][3].
Deriva dal nome greco Ἶρις (Iris, genitivo Ἴριδος, Iridos), tratto dall'omonimo sostantivo che indicava l'arcobaleno[1][2][3][6][7][8] (di origine incerta, in genere ricondotto alla radice protoindoeuropea *wei-, "piegarsi", "girare"[7]); il significato viene talvolta interpretato come "iridescente", "colorata"[6]. Va notato che altre fonti propongono invece una connessione al verbo εἴρω (eírō, "dire", "annunciare")[4][5].
Nella mitologia greca era portato da Iride, che era appunto la personificazione dell'arcobaleno e aveva il ruolo di messaggera degli dei[1][2][3][5][7][4][8]; già presso gli gli antichi greci il termine indicava anche l'iride dell'occhio (così detto perché è la parte che gli dà il colore) e la pianta da fiore, anche detta "giaggiolo"[2][7] (lo stesso fiore a cui si ispira il nome giapponese Ayame).
In Italia, il nome rappresenta sia una ripresa rinascimentale e moderna del nome classico, sia un'adozione diretta dal nome del fiore; la forma "Iris" ha avuto particolare successo a partire dal 1898, grazie all'opera di Pietro Mascagni Iris. Negli anni 1970 si contavano del nome circa quarantamila occorrenze, di cui ventimila della forma "Iride" e un migliaio in meno della forma "Iris"; era attestato in tutto il territorio nazionale, ma specialmente al Nord e con più alta frequenza in Lombardia[1][3]. Nei paesi anglofoni è attestato dall'Ottocento[8].
Il nome è adespota, in quanto privo di una santa patrona; l'onomastico si può eventualmente festeggiare il 1º novembre, per la festa di Ognissanti[9].
Voci presenti nell'enciclopedia su persone di nome "Iris"
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